domenica 19 dicembre 2010

22 dicembre 2010, studenti ancora a Roma contro la 'riforma'

Ragazzi pacifici e colorati? Fuori si fa festa, dentro il palazzo la festa gliela stanno facendo. Si continua a non imparare niente.
Il progetto di 'riforma' dell'Università sarà votato definitivamente al Senato giorno 22 dicembre e gli studenti saranno ancora a Roma per far sentire tutto il loro (e nostro, di tutti) dissenso e sdegno.
Dal momento che il governo ha un magnifico terrore di queste proteste, Maroni ha predisposto una ulteriore superblindatura della zona rossa intorno ai palazzi del potere (che non è mai stato del popolo), riducendo l'argomento politico della 'riforma' a mero problema militare e di sicurezza (sicurezza esclusivamente loro). I fascisti al governo, terrorizzati e terrorizzanti, non sanno più come fare per arginare il fiume in piena della protesta e suggeriscono ai genitori degli studenti di non farli uscire di casa. Ridicoli fascisti! Chi fomenta la violenza sono 'solo' tre apparati: il governo, la polizia, gli infiltrati che si spacciano per manifestanti (anche del servizio d'ordine). Da qui vorremmo ricordare che uno degli slogan preferiti dai fascisti è 'legittima offesa'. Chi sarebbero i violenti, allora? Ridicoli fascisti, e anche ipocriti, come sempre, come anche La Russa (picchiatore fascista negli anni '70) che osa far la predica retorica a chi chiede diritti. Ma con che faccia? NON ASCOLTIAMOLI PIU'!
Il governo, non avendo argomentazioni valide per giustificare i disastri compiuti, nella fattispecie all'istruzione pubblica, difende le proprie scelte scriteriate con l'uso della forza violenta della polizia. E' questa la chiarissima espressione di un fallimento del pensiero e della politica in quanto tale, ammesso che questi mascalzoni nel palazzo siano mai stati dei politici.
Anche se gli studenti mirano a una protesta non violenta, abbiamo visto che frange di fascisti infiltrati provocano disordini al solo scopo di accusare di vandalismo tutti gli studenti. Sappiamo che non è così, sappiamo bene che i sanpietrini sono una legittima difesa all'attacco (anche armato) compiuto dallo Stato contro i diritti degli studenti, contro il futuro del Paese. E per la prima volta negli ultimi 20 anni, anche gli studenti più pacifici stanno dimostrando di non avere alcuna intenzione di prendere le distanze dagli atti di violenza loro ascritti, consapevoli del fatto che un governo despota non si ribalta con soli slogan e palloncini colorati. E' finito il tempo delle manifestazioni-processione? Speriamo di sì. (Correggiamo).
Alla domanda rivolta agli studenti ('siete contro la violenza'?), molto giusta, a nostro avviso, è la risposta continua degli studenti: 'In questi termini, questa domanda non ha senso'. E infatti non ha alcun senso rispondere a una domanda che, tra le altre cose, pone come scopo quello di spaccare il fronte degli studenti e non mira a identificare il vero problema, la vera questione. Qui non si tratta di parlare di violenza degli studenti, ma di quella di uno Stato e di un governo che vogliono smantellare e privatizzare l'istruzione pubblica per fare, di questi studenti, i nuovi schiavi ignoranti di domani.
Nota: domani a Napoli ci sarà un vertice studentesco, dove parteciperanno anche le delgazioni degli studenti londinesi e greci. Il palazzo trema!

ELENCO VIOLENTI, ASSOLTI E PROMOSSI, NON CERTO ISOLATI
ALEMANNO ARRESTATO PIU' VOLTE PER VIOLENZA E PER TENTATO OMICIDIO

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