
Non esiste nessun pericolo islamico. I vari governi ci hanno ormai abituati a questo genere di invenzione, ma hanno fatto anche di peggio. Infatti non dobbiamo scordare che le stragi di Stato, inizialmente attribuite ad anarchici e/o a brigatisti di sinistra, sono state compiute da quel fascismo strisciante che ha sempre operato con le istituzioni dello Stato e con i servizi segreti. Lo Stato è fascista per indole e per costituzione, non potrebbe essere diversamente. E ogni informazione che passa attraverso i canali ufficiali è sempre stata controllata, manipolata, censurata, distorta. Non è vero che l'informazione controllata sia prerogativa di questi ultimi anni. C'è sempre stata.
Ora, onestamente, tutto ciò ha del patetico. Se è vero che il popolo si lascia imbonire facilmente, è anche vero che la propaganda di Stato bisogna anche saperla fare. Esistono tecniche raffinate che toccano con grande abilità la psiche delle persone: la scelta precisa di una parola piuttosto che un'altra potrebbe richiedere anche molto tempo, anteporre una proposizione ad un'altra sì che cambi la percezione di un fatto è anche questa un'operazione di finissima strategia mediatico-letteraria... Ma questi fantocci nelle redazioni hanno davvero toccato il fondo della banalità e della mediocrità, la loro è diventata propaganda per bambini di sei anni, non se li fila più nessuno, se non i fedelissimi cittadini-servi che pensano e agiscono solo in base a ciò che viene loro raccontato. Ma quanti ancora possono davvero credere ai racconti del terrore diffusi a mezzo tv e giornali? C'è qualche adulto che ha ancora paura del babau?
Se da un lato la politica del terrore è quella che sostiene l'impalcatura (fragile) degli Stati, dall'altro lato è la propaganda che mantiene vivo il sentimento di terrore e che induce la gente a credere che esistono chissà quali pericoli. 'Ci difenderà lo Stato', dicono i più ingenui. Ma come fa uno Stato a difenderci, se è proprio lui il fautore di ogni imbroglio e crimine? Se c'è una cosa di cui il popolo deve difendersi, semmai, è proprio lo Stato, con i suoi governi, le polizie, i giornalisti venduti, le caste politiche e sacerdotali. La verità? E' lo Stato ad avere costantemente paura del popolo.
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