lunedì 4 luglio 2011

Val Susa, legittima resistenza del popolo, non violenza!

Oplà, ecco che stamattina tutti i media si scatenano in quella che è la loro principale attività: la propaganda di Stato, quindi la criminalizzazione di quel popolo che ha osato alzare la testa per difendere il diritto alla vita, alla terra, alla salute, al futuro. E la propaganda denigratoria giunge in primo luogo dal capo dello Stato che nel suo testo indica la violenza associata ai manifestanti come unico argomento da cui ben guardarsi. Allora bisogna fare il punto della situazione, e questo vale per ogni tipo di manifestazione popolare.
L'unica violenza viene commessa dai media, dallo Stato e dal suo braccio armato, allora che il popolo decide di opporsi a una decisione di qualsivoglia governo. Non si può accusare di violenza uno schiavo quando questo, nel bel mezzo della tortura, trova la forza di reagire per spezzare le proprie catene.
Quando i media parlano di black bloc, di frange violente, e di quant'altro volete voi (in mezzo ci mettono sempre anche gli anarchici che fa sempre comodo, non sapendo un cazzo di anarchia), sappiate che stanno solo trovando un appiglio per giustificare la propaganda di Stato e la sua violenza. 'I black bloc non esistono', il filosofo e parlamentare europeo Gianni Vattimo lo ha detto a chiare lettere, sostenendo che questi sono un'invenzione della polizia (infatti...). Noi aggiungiamo che i black bloc sono la concretizzazione del metodo Cossiga (infiltrati di Stato nei cortei, poliziotti in incognito, fascisti e carogne assoldate). I black bloc, ricordiamolo, sono quelli che al G8 di Genova venivano lasciati liberi di scassare tutto, la polizia li lasciava fare, guardava e rideva, poi interveniva coi manganelli, ma sulla povera gente. In Val Susa li hanno scoperti lanciare pietre sulla gente dal cavalcavia, con tanto di pistola alla cintura (vedi video al fondo del post).
Lo Stato, attraverso i media, ha sempre mentito, perché quello è il suo scopo: mentire per non essere scalzato. Lo Stato è la violenza permanente che colpisce il popolo (con i governi, con le leggi, con la gerarchizzazione della società, con la polizia e l'esercito, con ogni mezzo). Finché il popolo rimane in riga, zitto e buono, testa bassa a subire e ad accontentarsi delle briciole, lo Stato esprime per esso parole affettuose e la propaganda è quella mistificatoria, parlando di democrazia, di libertà, di giustizia... Ma quando il popolo comincia a capire che i suoi diritti stanno per essere rubati e alza la testa, allora la propaganda di Stato diventa accusatoria e infame, il popolo non è più buono e bravo (cioè non è più suddito) e non va bene, va punito.
Anche nel caso Val di Susa si chiarisce benissimo l'istanza anarchica, la denuncia che gli anarchici fanno da sempre contro lo Stato, smascherandolo: lo Stato mente ed il suo vero volto è quello violento, i governi opprimono e tolgono la libertà, la polizia non tutela affatto il popolo, ma lo Stato violento e il suo ordine gerarchico (vuol dire proprio questo 'forze dell'ordine'), i media sono strumenti del regime e deformano le coscienze.
L'anarchia, nel denunciare la violenza di Stato, difende il popolo e i diritti. L'anarchia non fa male al popolo, non gli spara, non gli usa manganelli, non mente mai (non ne ha motivo, come invece ne ha sempre lo Stato). L'anarchia urla al popolo di alzare le testa, di guardare oltre, se un anarchico rompe una regola di Stato o si oppone ai manganelli della polizia non è un violento, ma un difensore della libertà e dei diritti del popolo oppresso, quell'anarchico si difende ed esorta alla resistenza. Rompere le catene non è mai un atto violento, è un diritto incontestabile. Il popolo in Val Susa vuole rompere le proprie catene, anche future, ne ha pieno diritto. Legittima resistenza contro lo Stato.

PS. Sugli scontri in Val Susa tra popolo e Stato, le tv non hanno fatto altro che mentire. La verità la potete leggere cliccando qui.

Consigliata la visione di QUESTO VIDEO
Post correlato: massacrato dalla sbirraglia.




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1 commento:

Ilenia Gennari ha detto...

Mi hai fatto venire in mente che un amico di mio padre, faceva il poliziotto. Era stato pagato in più per fare il blackblock, fare casino e sparire nel nulla. VEDI TU.

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