
Ma, ancorché demonizzata e vessata, l'anarchia è rimasta sempre la stessa, cioè quella forza portatrice di libertà e di vera giustizia che rifiuta categoricamente gerarchie e capi di qualunque sorta, cercando di portare la società a un livello di benessere, di pace e di solidarietà come ai tempi in cui non esistevano Stati e governi, servi e padroni, chiese e caserme (link).
Ora, questo ideale anarchico è talmente alto e prezioso e forte, che sempre viene temuto, persino da coloro che si sono lasciati condizionare dalla propaganda denigratoria. Così avviene che a qualcuno venga in mente di indicare l'anarchia come un'organizzazione gerarchica, con all'interno dei capi (inaudito!), sperando ingenuamente di dimostrare una contraddizione in termini all'interno dell'ideale libertario. Assurdo è dir poco. E' talmente ovvia l'intenzione denigratoria di questi personaggi che non sprecheremo altre parole per non offendere la vostra intelligenza. Qualunque organizzazione basata sulla gerarchia non è veramente anarchica.
L'anarchia ha subìto sempre attacchi, proprio per il suo carattere libero e propugnatore di eguaglianza e di pace (che si ottiene solo se non esitono capi e gerarchie), la storia dell'anarchia è contrappuntata da persone innocenti che sono state accusate ingiustamente e ammazzate (valgono per tutti gli indimenticati Sacco e Vanzetti e, più recentemente, Pino Pinelli). Tutte le volte che lo Stato ha bisogno di un capro espiatorio s'inventa un anarchico che firma un volantino, o un anarchico che lancia un ordigno, persino un qualcuno che tiene in casa un gatto nero e che perciò è sicuramente un anarchico (ridicolo, ma certa gente ci crede ancora). Siamo giunti persino a conoscere l'esistenza di una sedicente Federazione Anarchica Informale che è probabilmente frutto dell'inventiva di qualche sbirro appartenente ai servizi segreti e che, furbescamente, ha usato l'acronimo della vera FAI (Federazione Anarchica Italiana) che nulla ha a che fare con le bombe e con la violenza.
Insomma, c'è un clan di denigratori sempre pronto ad additare l'anarchia. Evidentemente la summa dei propositi anarchici fa troppa paura. E chi ha paura teme la propria oggettiva fragilità ed è costretto a mentire continuamente per sopravvivere. Proviamo quasi pena per loro. Sarà il caso di riprendere in mano l'ideale anarchico, tutti, proprio come hanno fatto i nostri bisnonni, e proseguire insieme verso la costruzione di un mondo alfine pacifico e libero.