Sono arrivati a Madrid i minatori del Nord della Spagna. Sono in sciopero da quasi due mesi, e sono il lotta contro il governo che ha previsto tagli e licenziamenti nel settore. Sono stati accolti con entusiasmo, perché la lotta è di tutti/e. Uno striscione all'ingresso della capitale recita: 'Minatore in marcia, sentiti come a casa'.
Naturalmente i tg quasi tacciono questa protesta (pochi secondi di non-notizia), come le mille altre sparse in tutto il mondo, e sempre per gli stessi motivi. Il sistema è fallito, la piramide sta crollando, e i popoli non hanno alcuna intenzione di ricostruirla. I partiti sono morti, non sono credibili, sono stati finalmente smascherati, lo Stato langue e corre a i ripari cercando di difendersi con la menzogna e con la forza brutale della polizia, con la repressione. I sentimenti popolari sono uguali in Spagna come in Grecia, come in Italia e come in tutte le Nazioni. Si vuol fare finta di nulla, i media tacciono, evitano di parlare di questo afflato di rivolta globale, il sistema ha paura e stringe ancora di più il collo dei più poveri, degli sfruttati, di tutti quelli che con il proprio lavoro fanno ricchi i detentori dello Stato. E' tempo di cambiare musica. Ci sono volute 120 generazioni per capire che questo modello funziona solo per mantenere i privilegi ai faraoni, adesso è tempo di ritrovarsi tutti nel modello anarchico, autogestionario, cooperativo. La ricchezza prodotta dai lavoratori appartiene solo ai lavoratori, e i diritti non devono essere più pagati. Libertà, pace e giustizia diventino finalmente una realtà!
Solidarietà ai minatori spagnoli e a tutte le persone in lotta nel mondo. Lottiamo anche noi!
Naturalmente i tg quasi tacciono questa protesta (pochi secondi di non-notizia), come le mille altre sparse in tutto il mondo, e sempre per gli stessi motivi. Il sistema è fallito, la piramide sta crollando, e i popoli non hanno alcuna intenzione di ricostruirla. I partiti sono morti, non sono credibili, sono stati finalmente smascherati, lo Stato langue e corre a i ripari cercando di difendersi con la menzogna e con la forza brutale della polizia, con la repressione. I sentimenti popolari sono uguali in Spagna come in Grecia, come in Italia e come in tutte le Nazioni. Si vuol fare finta di nulla, i media tacciono, evitano di parlare di questo afflato di rivolta globale, il sistema ha paura e stringe ancora di più il collo dei più poveri, degli sfruttati, di tutti quelli che con il proprio lavoro fanno ricchi i detentori dello Stato. E' tempo di cambiare musica. Ci sono volute 120 generazioni per capire che questo modello funziona solo per mantenere i privilegi ai faraoni, adesso è tempo di ritrovarsi tutti nel modello anarchico, autogestionario, cooperativo. La ricchezza prodotta dai lavoratori appartiene solo ai lavoratori, e i diritti non devono essere più pagati. Libertà, pace e giustizia diventino finalmente una realtà!
Solidarietà ai minatori spagnoli e a tutte le persone in lotta nel mondo. Lottiamo anche noi!
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