sabato 9 gennaio 2010

Riforma della scuola 2010: la fantasia al governo è al lavoro!

Berlusconi ha annunciato che il 2010 sarà, anche per la scuola, l'anno delle riforme. A parte il fatto che sono anni che questo governo sta riformando il Paese in senso antidemocratico, ma cosa ci sarà da riformare ancora nella scuola pubblica? A pensarci bene, qualcos'altro da fare c'è (in peggio). La 'riforma' Gelmini non si può concludere certo con i 42 mila insegnanti licenziati, con i tagli del personale tecnico, con i tagli dei fondi, con l'abolizione della gratuità dei libri nelle elementari già annunciata, con l'accorpamento degli Istituti e delle classi, col maestro unico che deve far fronte a classi sovraffollate, con l'abolizione del tempo prolungato, con la decurtazione del numero di ore destinate al sostegno degli alunni disabili, ecc.
Tutto questo non basta, non può bastare a questo governo despota, razzista e fascista, anche perché i docenti, il personale tecnico, gli alunni e i genitori stanno mettendocela tutta, (con grandissimi sacrifici) per far funzionare quel che rimane della scuola pubblica e questo manda su tutte le furie il governo. Occorrono altre punizioni, altri tagli, altri affossamenti, affinché la cultura venga ridotta a... venga ridotta! Annientata! Sì che l'Italia possa avere finalmente nuove generazioni di ignoranti con la mente vuota, pronta a immagazzinare l'indottrinamento fascista e razzista necessario al Paese. Come se già così non bastasse! No, non basta a questo governo di inquisiti, piduisti e mafiosi!
Ma in cosa consisterà il nuovo passo riformatore del governo sulla scuola pubblica? Intanto ci sono gli altri 150 mila lavoratori da licenziare, secondo quanto già previsto dalla scorsa finanziaria, non vogliamo mica farli rimanere al lavoro, questi fannulloni comunisti! Per il resto ,di cose da fare ce ne sono e possiamo anche facilmente indovinarle. Ad esempio, c'è da concretizzare il progetto di riduzione allo stato di schiavitù dei docenti (non è uno scherzo, ne avevamo parlato QUI), quindi attuare l'abolizione del Collegio dei Docenti (l'unico organo democratico nella scuola, ove tutti decidono e votano per il bene dell'Istituto e degli studenti) con il conseguente ingresso nelle scuole delle aziende, cioè di privati che formeranno i Consigli di Amministrazione e che avranno potere decisionale; c'è anche in ballo la revisione dei libri di testo (non certo quelli di matematica) che saranno riscritti in chiave fascista, dove la parola Resistenza -ad esempio- sarà associata a qualche azione riprovevole di qualche vigliacco terrorista, colpevole di aver portato l'Italia in una terribile Repubblica fondata sugli articoli di questa schifosa Carta Costituzionale (firmata da pericolosissimi bolscevichi). A tal proposito, suggeriamo ai nuovi storici assoldati da questo regime, di eliminare del tutto i capitoli che parlano di diritti sociali, di lotte popolari per il lavoro e per la dignità, di rivoluzioni per la Giustizia, di scioperi... e di sostituirli con una cospicua informazione sulle ardite azioni di colonizzatori, razzisti, lombrosiani, fascisti, nazisti, eserciti che, con temprato e vigoroso orgoglio nazionale, hanno agito con auspicabili e sistematiche operazioni di pulizia delle strade (così verranno chiamati i rastrellamenti e i barbari eccidii) per regalarci il benessere sociale ed economico.
Che altro ancora può succedere nella scuola, nel 2010? Beh, c'è da applicare la norma del tetto del 30% di studenti stranieri nelle classi, ma forse questa norma lascerà il passo ad una possibile costituzione delle classi differenziate, cioè veri ghetti per bambini immigrati. Poi al Nord si potrebbero licenziare tutti i docenti nati da Firenze in giù, non sia mai che qualche insegnante proveniente dalle terre di Pirandello e di Pasolini (per citare solo due estremi geografici) possa contaminare di cultura democratica gli studenti padani. In progetto c'è anche il giuramento degli insegnanti, magari sulla nuova Costituzione (che si chiamerà così, ma solo per mascherare il rinnovato codice fascista). Si potrebbero anche dividere gli alunni dalle alunne e poi introdurre nuove discipline come la 'Realityshow Education' e l'utilissima 'Storia del Monoscopio'.
Noi scommettiamo che il governo saprà pensare a cose ancora più nefaste di queste, perché la fantasia al governo non manca, per certe cose.


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