domenica 3 ottobre 2010

La Gelmini perde il ricorso, la 'riforma' è illegale, ma lei non si dimette

Se vivessimo in un Paese civile e libero, la notizia bomba da diffondere attraverso la tv di Stato sarebbe proprio questa: il Consiglio di Stato contesta la riduzione dell'orario degli istituti tecnci e professionali voluta dal ministro Gelmini. Invece il regime continua a nascondere la realtà agli italiani e a fornire numeri inventati e chiacchiere. E' la seconda volta che il Consiglio di Stato boccia la Gelmini e la 'riforma' della scuola. La prima volta è avvenuta l'anno scorso, quando i giudici contestarono i regolamenti del ministro che andavano oltre la delega del Parlamento.
Il progetto scriteriato del governo, declinato sul piano dell'istruzione pubblica, aveva previsto anche la riduzione degli orari negli istituti in oggetto, ne è conseguita una denuncia al Tar del Lazio da parte del mondo della scuola (docenti, genitori, Snals), una denuncia alla quale la Gelmini si era opposta, facendo appello al Consiglio di Stato. Ma il suo ricorso è stato respinto, bocciato dai giudici, per conseguenza le obiezioni dei docenti (e la decisione del Tar) sono state ritenute fondate. Ma certo! Come potrebbe essere diversamente? Riportiamo qui sotto parte della sentenza (scaricabile qui).

'...Considerato che l’appello cautelare non appare assistito da fumus boni iuris, tenuto conto anche del fatto che alla luce del sopravvenuto parere emesso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione l’Amministrazione scolastica non potrebbe esimersi dal rideterminarsi sulla definizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali...
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) Respinge l'appello (Ricorso numero: 7723/2010)'.
Sempre in un Paese civile e libero, un siffatto governo - e nella fattispecie un simile ministro - dovrebbe dimettersi all'istante. Ma questo in Italia non avviene. Potremmo anche analizzarne i motivi, ma finiremmo per essere esageratamente prolissi. E' sufficiente ricordare agli italiani che il loro voto politico ha consentito a un piduista corruttore di prendere il potere con l'unico scopo di ripararsi dai guai giudiziari, fare leggi per sè e per gli amici mafiosi e attuare il piano criminale di Licio Gelli. Alla luce (torbida) di questo scopo, come potrebbe dimettersi questo governo? E come potrebbe dimettersi la Gelmini con un semplice 'vai a casa' scritto sui cartelli o urlato nelle piazze? L'abbiamo vista tutti, in varie occasioni, fare lo gnorri di fronte alle proteste e, di più, continuare imperterrita a sostenere una propaganda mirata al dissolvimento dell'istruzione pubblica, sciorinando cifre inventate, enunciando menzogne colossali, smanettando beatamente sul telefonino durante le interrogazioni parlamentari. Il menefreghismo di mussoliniana memoria è parte integrante della propaganda, del modus operandi di questo governo e dei suoi accoliti. E d'altra parte, si sa che 'certa gente' non si dimette mai, piuttosto si farebbe ammazzare.
In conclusione, solo una domanda: se neppure il Consiglio di Stato riesce a smuovere la Gelmini, cosa potrebbe occorrere per farla evaporare? Meditiamo?

Post correlato: presto la mannaia colpirà i docenti di ruolo
Presidio alla Camera, il 14 ottobre 2010
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8 commenti:

Nando ha detto...

Perchè dovrebbe farlo?
Si stà così bene al ministero sapendo che alle spalle c'è la potenza dell'unto.
Inoltre, non c'è problema a presentarsi in giro con la faccia di bronzo, dal momento che, sempre il capo, ne ha una molto collaudata.

Dario ha detto...

La situazione è sempre peggio, questa notizia, come tante altre, non vengono "passate" agli Italiani Imbecilli, che si guardano bene dall'andarsele a cercare, tanto, Palle, Tette & Culi in TV non mancano mai.
E così si ritrovano a gridare "Silvio, Silvio" ai comizi del nuovo (ma vecchio) Duce di turno.
"La folla grida "Silvio, Silvio" e il premier reclama i "successi" del governo.(ma quali!) Lancia i "61mila team delle libertà" pronti ad andare di casa in casa (li aspetto con bramosia!) per spiegare l'attività dell'esecutivo."
E questo invece è certo che viene "passato" (dai media) agli Italiani Imbecilli.
Mi dispiace ma non vedo soluzione a tutto questo.
Solo una rivolta popolare (mi auguro pacifica) potrebbe riuscire nell'intento.
Italiani! ... Svegliaaa!!!

Ciao
Dario

Anonimo ha detto...

CC, siamo alle solite...non si smuovono neanche dinanzi a sentenze molto chiare ed autorevoli, semplicemente perchè non riconsocono l'autorevolezza di nessun organo dic ontrollo.Diceva un mio amico,facendo una similitudine con costui, "questa è terra mia e ci pianto anche i pesci"!
La soluzione è sempre la stessa, o riusciamo a farli andar via con le buone o occorrono sistemi più drastici e bisognerebbe incominciare a pensarci tirando fuori un po' di coraggio e di voglia di riprendersi la prorpia vita.
Ieri sera Iacona ha parlato degli scioperi degli insegnati in particolare di quello di Messina, ed un giovana ATA ha esposto egregiamente tutto il degrado in cui ci stanno portando....qualche giornale ne ha parlato? Ma vattene, parlano dei deliri contro la magistrautra o ancora del miniappartamento monegasco con tanto di angolo cottura..madooo', da sballo!
Mietta

coscienza critica ha detto...

I governi conducono sempre i cittadini all'esasperazione, attraverso la continua oppressione. La inevitabile conseguenza è vergata nella Storia dei popoli.

Anonimo ha detto...

..eh speriamo che sia vergata anche questa volta, per ora vedo solo gente incaz....a gruppi, ma ognuno per conto suo e tanti che pur di ottenere un tozzo di pane son disposti anche a rinunciare a qualsiasi diritto sancito da anni ed anni di lotte e di sacrifici.Quand'è che si compattano...per incutere timore ci vogliono anche i numeri, i numeri...oltre alle idee!
Oggi un insegnante a Catania minaccia il suicidio e viene annunciato un mese di scioperi...voglio vedere, a volte per ottenete bisogna anche sapersi sacrificare.
Mietta

coscienza critica ha detto...

Finché le tv non si decideranno a fornire la fotografia di ciò che avviene realmente, anche il folto numero non avrà forza. A ciò va aggiunta la strategia dei sindacati che mirano (per contratto) a smorzare le forze dei lavoratori della scuola. E' evidente che bisogna lavorare in autonomia, formando il grosso numero e mettendo in pratica azioni forti.

Rosario ha detto...

Che lei non si dimetta (dopo che le spiegheranno il significato della parola) è ovvio, ciò che fa schifo davvero è che noi non andiamo a buttarli giù dai loro troni dorati!

Anonimo ha detto...

Se la cricca al governo fa il cazzo che le pare, la colpa e' nostra. Primo, tutti i poveri deficienti che hanno votato la feccia. Immagino che a questi decerebrati vada bene, per esempio, avere una baby-sitter con procedimenti in corso per pedofilia. Facessero cosi' in Francia, sempre per esempio, la gente li prenderebbe a calci nel culo, e non per modo di dire. Noi invece siamo 60 milioni di squallidi invertebrati che si fanno togliere tutto da 4 mafiosetti di provincia. Chiediamoci come mai Berlusconi ha successo solo in Italia, nel resto d'Europa non ha combinato granché, a parte processi e figure di merda, e qualche TV di media importanza. Senza regole sono buoni (quasi) tutti a vincere, basta la prepotenza. Mi consolo col fatto che Berlusconi si puo' circondare di gnocca ficnhé vuole, tanto NON GLI TIRA PIU'. Ue' Silvio, io stasera trombo!! E tu? Seee seeee.... a pelle di daino trombi tu!!! Fai schifo, sei vecchio, puzzi di merda e hai la faccia da culo. E sei ignorante come una talpa. Una talpa impotente...

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