mercoledì 1 dicembre 2010

Ricerca e Università: decidono tutti, tranne i diretti interessati

A conferma della disgrazia caduta sull'Università e sul nostro Paese, solo poche righe, ma sufficienti per comprendere un punto chiave.
Leggendo il ddl Gelmini sull'Università, ci siamo imbattuti -tra l'altro- nel seguente passo:
All’articolo 51, comma 6, della legge n. 449 del1997, sono soppresse le seguenti parole: “Le università,”
Allora abbiamo preso quell'articolo 51 del 1997 e ci rendiamo conto che gli Atenei non avranno più alcun potere economico autonomo, non potranno più conferire assegni per la ricerca, proprio perché 'le Università' sono state materialmente cancellate con un tratto di penna, con un emendamento.
Se gli Atenei non potranno più decidere, nè conferire assegni, chi lo farà al loro posto? Facile rispondere: i privati, le aziende, gli industriali, le SpA, la Borsa, il capitalismo, i baroni di palazzo, le mafie, gli amici degli amici, i ministeri. Tutti, tranne i diretti interessati.
Indovinate in che modo verranno scelti i fortunati aventi diritto ad un assegno!

Il ddl Gelmini
Il ddl presentato al Senato
La legge 27 dicembre 1997, n.449
Come cambia l'Università (vecchio post)

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