In tutte le situazioni dove il popolo si trova in difficoltà, gli anarchici e le anarchiche sono presenti con la loro straordinaria umanità e organizzazione orizzontale. E' sempre stato così e non può essere altrimenti, dato che l'indole anarchica è plasmata sul senso della collaborazione e della fratellanza/sorellanza, sul mutuo appoggio e sull'autogestione.
L'autonomia e l'autogestione, così come la libertà individuale, non creano caos, bensì super-organizzazione, perché ogni anarchico sa che che l'apporto di ognuno (non importa quanto grande o piccolo sia), se davvero libero (quindi sereno), si innesta in un discorso armonico col tutto. Pensate all'armonia della natura. E' vita che si espande e che si autodetermina nelle sue miriadi di forme diverse. Eh sì, anarchia è anche armonia, come natura vuole, come natura è, nelle differenze che si esigono e che si rispettano (vedi).
Non so se ricordate quel che successe durante l'alluvione a Genova, ma anche in Toscana, nel 2011, quando a fronte dei blocchi imposti dalle istituzioni e dalla burocrazia gli anarchici non persero tempo ad aiutare le persone; emblematico e superlativo era stato, allora, l'esempio della riattivazione di tre forni a legna a Mulazzo previa raccolta di farina e legname per fare il pane per poi distribuirlo gratis a tutti (vedi). Anche in quel caso, la macchina di controllo e mangiasoldi dello Stato non ha avuto scampo ed è stata schiacciata dal mutualismo anarchico, da un'umanità e una solidarietà che si ergono al di sopra di qualsiasi morale falsa e imposta per decreto autoritario (civile o religioso che sia). E' una morale, quella degli anarchici, che è anche tua, perché è umana, devi solo farla emergere, poiché è stata sostituita da altre leggi in cui tu hai sempre creduto ma che ti hanno sempre fottuto (leggiti 'La morale anarchica' di Kropotkin).
Anche per questo gli anarchici sono criminalizzati, perché allo Stato dà molto fastidio il fatto che gli anarchici dimostrano con i fatti che il modello a-statale, orizzontale, non soltanto funziona, ma è l'unico che si basa su leggi e principii giusti, umani, naturali, mai autoritari. Pacchi-bomba? Caos? Violenza? Solo sciocchezze divulgate dallo Stato! Il caos e la violenza appartengono allo Stato (guardiamoci intorno). E guardiamo anche la straordinaria attività mutualistica degli anarchici in questi tristi giorni per i terremotati in Emilia: la raccolta dei generi di prima necessità si è realizzata fin da subito, scavalcando l'insidia intralciante delle istituzioni e portando gli aiuti direttamente ai terremotati. Nessun misterioso percorso monetario via sms. Trasparenza e sostegno subito.
Noi sappiamo che là dove c'è un anarchico o un'anarchica, troviamo un fratello o una sorella, in qualsiasi parte del mondo ci troviamo. E questo ci fa sentire vivi e felici. Viva gli anarchici e le anarchiche!
L'autonomia e l'autogestione, così come la libertà individuale, non creano caos, bensì super-organizzazione, perché ogni anarchico sa che che l'apporto di ognuno (non importa quanto grande o piccolo sia), se davvero libero (quindi sereno), si innesta in un discorso armonico col tutto. Pensate all'armonia della natura. E' vita che si espande e che si autodetermina nelle sue miriadi di forme diverse. Eh sì, anarchia è anche armonia, come natura vuole, come natura è, nelle differenze che si esigono e che si rispettano (vedi).
Non so se ricordate quel che successe durante l'alluvione a Genova, ma anche in Toscana, nel 2011, quando a fronte dei blocchi imposti dalle istituzioni e dalla burocrazia gli anarchici non persero tempo ad aiutare le persone; emblematico e superlativo era stato, allora, l'esempio della riattivazione di tre forni a legna a Mulazzo previa raccolta di farina e legname per fare il pane per poi distribuirlo gratis a tutti (vedi). Anche in quel caso, la macchina di controllo e mangiasoldi dello Stato non ha avuto scampo ed è stata schiacciata dal mutualismo anarchico, da un'umanità e una solidarietà che si ergono al di sopra di qualsiasi morale falsa e imposta per decreto autoritario (civile o religioso che sia). E' una morale, quella degli anarchici, che è anche tua, perché è umana, devi solo farla emergere, poiché è stata sostituita da altre leggi in cui tu hai sempre creduto ma che ti hanno sempre fottuto (leggiti 'La morale anarchica' di Kropotkin).
Anche per questo gli anarchici sono criminalizzati, perché allo Stato dà molto fastidio il fatto che gli anarchici dimostrano con i fatti che il modello a-statale, orizzontale, non soltanto funziona, ma è l'unico che si basa su leggi e principii giusti, umani, naturali, mai autoritari. Pacchi-bomba? Caos? Violenza? Solo sciocchezze divulgate dallo Stato! Il caos e la violenza appartengono allo Stato (guardiamoci intorno). E guardiamo anche la straordinaria attività mutualistica degli anarchici in questi tristi giorni per i terremotati in Emilia: la raccolta dei generi di prima necessità si è realizzata fin da subito, scavalcando l'insidia intralciante delle istituzioni e portando gli aiuti direttamente ai terremotati. Nessun misterioso percorso monetario via sms. Trasparenza e sostegno subito.
Noi sappiamo che là dove c'è un anarchico o un'anarchica, troviamo un fratello o una sorella, in qualsiasi parte del mondo ci troviamo. E questo ci fa sentire vivi e felici. Viva gli anarchici e le anarchiche!
1 commento:
Che bello ESSERE ANARCHICI,aggiungerei!
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