E intanto la protesta continua, nelle Università. Gli effetti della legge Tremonti-Gelmini cominciano a farsi sentire, complici -naturalmente- i reparti militari del governo e le televisioni che censurano gli avvenimenti. Un fatto sconcertante ed esemplificativo è avvenuto a Pisa, l'altroieri, dove in occasione dell'approvazione del bilancio 2009 da parte del CdA gli studenti si sono visti blindare l'Ateneo (pubblico), per impedire agli stessi di dialogare, come era stato loro promesso, intorno alle voci di bilancio. Ci sono stati cinque contusi e la reazione degli studenti è stata quella di bloccare il traffico sul Lungarno, al fine di rendere noto come nella loro Università sia venuto meno il senso democratico della partecipazione e si sia invece promossa un'azione di forza, proposta dal Rettore che, inizialmente, sembrava anche a favore della protesta studentesca.
Sicché gli studenti e i precari dell'Ateneo, attaccati e depauperati di un loro sacrosanto diritto, hanno scritto a MicroMega per divulgare la notizia.
E intanto...
Giornata di proteste anche a Palermo, dove la mensa dell'Università è stata occupata da alcuni studenti e precari che protestano da giorni contro i decreti Gelmini e l'aumento delle tasse. Scandendo lo slogan "Noi la mensa non la paghiamo", gli studenti hanno occupato i locali del pensionato Santi Romano. Per gli organizzatori della protesta si tratta solo «dell'inizio di un percorso di azioni volte a sollevare il problema del diritto allo studio all'Università di Palermo. Critichiamo con forza - dicono i manifestanti - la politica di elemosina delle borse di studio. Vogliamo un'inversione di tendenza e la garanzia per tutti gli studenti che ne hanno bisogno, al di là di criteri del merito, del diritto alla casa e degli studentati, degli spazi per gli studenti, della mensa, della gratuità dei libri di testo, dell'abbattimento dei numeri chiusi, della gratuità dei trasporti per garantire la mobilità». [Il Messaggero]
E ancora...
A Roma, gli studenti e le studentesse delle Case dello Studente, con la collaborazione di altri universitari e dei lavoratori della mensa, hanno protestato contro l'aumento del costo del servizio mensa e contro la sua scarsa qualità, mangiando gratis per un giorno. Sono state contestate anche le pessime condizioni in cui versano gli edifici delle Residenze Universitarie.
Sicché gli studenti e i precari dell'Ateneo, attaccati e depauperati di un loro sacrosanto diritto, hanno scritto a MicroMega per divulgare la notizia.
E intanto...
Giornata di proteste anche a Palermo, dove la mensa dell'Università è stata occupata da alcuni studenti e precari che protestano da giorni contro i decreti Gelmini e l'aumento delle tasse. Scandendo lo slogan "Noi la mensa non la paghiamo", gli studenti hanno occupato i locali del pensionato Santi Romano. Per gli organizzatori della protesta si tratta solo «dell'inizio di un percorso di azioni volte a sollevare il problema del diritto allo studio all'Università di Palermo. Critichiamo con forza - dicono i manifestanti - la politica di elemosina delle borse di studio. Vogliamo un'inversione di tendenza e la garanzia per tutti gli studenti che ne hanno bisogno, al di là di criteri del merito, del diritto alla casa e degli studentati, degli spazi per gli studenti, della mensa, della gratuità dei libri di testo, dell'abbattimento dei numeri chiusi, della gratuità dei trasporti per garantire la mobilità». [Il Messaggero]
E ancora...
A Roma, gli studenti e le studentesse delle Case dello Studente, con la collaborazione di altri universitari e dei lavoratori della mensa, hanno protestato contro l'aumento del costo del servizio mensa e contro la sua scarsa qualità, mangiando gratis per un giorno. Sono state contestate anche le pessime condizioni in cui versano gli edifici delle Residenze Universitarie.
Nessun commento:
Posta un commento