«Le nostre onde seguono la stessa rotta: quella che ha come meta la difesa dei beni comuni, della partecipazione e della democrazia»: si conclude con queste parole la lettera aperta indirizzata agli studenti, ai precari, agli insegnanti, ai genitori impegnati nella difesa della scuola e dell'università. Le firme in calce sono quelle dei comitati No Tav della Val di Susa e del Presidio Permanente No Dal Molin di Vicenza. «Difendere l'accesso ai saperi e l'istruzione – si legge nella nota – significa difendere la possibilità di ognuno di noi a opporsi e indignarsi di fronte alle tante imposizioni quotidiane» perché, scrivono valsusini e vicentini, «nella nostra mobilitazione abbiamo conosciuto l'uso distorto delle informazioni e delle conoscenze; ci vorrebbero disinformati e ignoranti per imporci scelte devastanti a nostra insaputa».
Presidio Permanente, Vicenza, 6 november 2008
fonte Micromega
1 commento:
SONO TUTTI PREOCCUPATI E A ROMPERSI LA TESTA ACOME FARE A RADDRIZZARE L,ITALIA....SEMPLICE..SI REVOCA IL CONCORDATO CON LA CHIESA PAPPONA ( NEL 2006 930 MILONI DI EURO NEL 2OO7PIU DI 911 MILIONI DI EURO TRADOTTI IN LIRE SONO QUASI 2000 MILIARDI SENZA CONTARE CHE ACCEDONO ANCHE AL 5 PER MILLETRAMITE LE PIE ASSOCAZIONI AI POVERI 1% AMEN MEDITATE CARI FRATELLI, MA LA CHIESA NON SI TOCCA E OLTRETUTTO VOGLIONO METTRE SEMPRE BECCO SU TUTTO QURLLO CHE FA LO STATO laico ..pACE E ...PENE ..FRATELLI
Posta un commento