Amici, ha preso contatti diretti con la delegazione greca, presente nella striscia di Gaza (nella foto). La delegazione, composta da una parlamentare socialista, il famoso scrittore, storico e studioso Nikos Klitsikas, l'atleta Sofia Sakorafa e alcuni medici, ci hanno comunicato che la situazione a Gaza, oltreché essere terribile per le vittime civili che ad oggi sono 1200, viene puntualmente distorta dai media europei e statunitensi. Esiste una politica congiunta tra USA, Europa ed Israele che tende a smantellare il governo di Hamas e questo perché Hamas non vuole allinearsi ai diktat statunitensi ed europei. I nostri media voltano la questione sostenendo che Hamas è un governo composto da ribelli e terroristi, ma non è così. Un membro della delegazione greca ci dice infatti che «Hamas e' un "partito" che il popolo Palestinese ha votato con grande forza. In elezioni democratiche e libere».
Scalzare il governo di Hamas significa, perciò, annullare la libera volontà dei palestinesi, a costo di uccidere -come sta avvenendo- migliaia di civili, i quali non possono neanche fuggire a causa dei confini chiusi della striscia.
Possiamo soltanto sperare che una vera diplomazia, una vera politica, possa prendere il posto della guerra e al più presto. Ma ci chiediamo se questa tregua momentanea non serva invece a garantire un comodo e tranquillo rifornimento di armamenti.
Per seguire i lavori dalla delegazione greca: Sibilla
Scalzare il governo di Hamas significa, perciò, annullare la libera volontà dei palestinesi, a costo di uccidere -come sta avvenendo- migliaia di civili, i quali non possono neanche fuggire a causa dei confini chiusi della striscia.
Possiamo soltanto sperare che una vera diplomazia, una vera politica, possa prendere il posto della guerra e al più presto. Ma ci chiediamo se questa tregua momentanea non serva invece a garantire un comodo e tranquillo rifornimento di armamenti.
Per seguire i lavori dalla delegazione greca: Sibilla
6 commenti:
concordo con le tue considerazioni
Come al solito ci dicono cosa vogliono loro.
L'unica riflessione futuribile che mi permetto è: qualcuno ha senz'altro "investito" per fare eleggere Obama e, come sempre, chi investe ha degli scopi da raggiungere.
Mi auguro che questi scopi siano quelli di fars sì che Obama diventi "l'interlocutore" con il mondo arabo, nei modi esattamente opposti in cui si è comportata l'amministrazione Bush.
Questo è stato il mio pensiero nella giornata di ieri, oggi su La Stampa, mi sembra di capire che Barbara Spinelli esprima lo stesso concetto.
Altrimenti non ce ne usciamo più.
@ antonio
Ciao Antonio, grazie della visita, passa quando vuoi.
@ pia
E' probabile che gli scopi occulti dell'elezione di Obama siano invece altri. Tra l'altro Obama dovrà fare i conti con la cia. Se il neopresidente farà qualcosa di buono per il Medioriente, lo farà per sua diretta e libera volontà e caparbietà. Ma ci credo poco, gli interessi in quella regione sono troppi e penso che Obama ci tenga alla propria vita.
Ciao
Si, è un partito politico che si è presentato alle elezioni e le ha vinte. Non è una organizzazione terroristica.
Ciao.
Quando un paese e occupato da un altro, tutto che fa per reaggire si chiama resistenza non terrorismo.
Un saluto da Atene!
@ Adamantia
Benvenuto :-)
E' assolutamente vero ciò che dici. Qui non si tratta di terrorismo. Semmai, i veri terroristi siamo noi europei, con gli USA e Israele.
Un ciao alla tua bella terra.
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