Ci si ritrova ancora fratelli in occasione di disastri naturali , come in questo terremoto in Abruzzo. Tutti uniti nella consapevolezza di una tragedia (tra l'altro, annunciata *).
L'italia è mossa da uno spirito di solidarietà che dal singolo individuo arriva sino ai gruppi organizzati di soccorritori.
Il nostro vuole essere un elogio ai volontari, perché grazie a loro il nostro Paese mostra la sua faccia migliore, sicuramente la più vera, ancorché nascosta.
E' anche vero che, in questi casi, esistono sacche di malvagità che, seppur sparute, sono tese ad atti di sciacallaggio, ma crediamo sia doveroso evidenziare con più forza gli straordinari atti dei soccorritori volontari; quelli dei primi minuti e degli scavi a mani nude, quelli delle coperte distribuite, quelli dei cordoni di sicurezza, quelli del 'mi metto a disposizione per qualsiasi cosa', quelli degli abbracci consolatori e del telefonino prestato o regalato, quelli del 'non so dove dormirò, ma occorre il mio aiuto', eccetera.
Quest'Italia si riconosce nei volontari senza nome e, spesso, senza volto. E se ogni città possiede un monumento al milite ignoto, noi, da questo blog, proponiamo un monumento al volontario italiano. Se uno degli 8000 Comuni italiani fosse interessato, noi possiamo garantire la realizzazione del monumento a titolo gratuito.
Ignobile è, invece, l'atteggiamento di qualche personaggio che approfitta di questi tragici eventi per far pubblicità a se stesso e al suo partito politico, utilizzando un sito che, in questo periodo, è in piena campagna elettorale [vedi]
L'italia dei volontari non dà importanza al colore della pelle o all'accento straniero che si leva da sotto le macerie e vorremmo ben sperare che, in caso di ricovero in ospedale, gli stranieri non debbano subire, oltre al terremoto, anche una denuncia da parte dei primari.
* Ci giunge una mail da Angelo Saracini che ci informa su alcune dichiarazioni contenute in un sito... ne riparleremo.
L'italia è mossa da uno spirito di solidarietà che dal singolo individuo arriva sino ai gruppi organizzati di soccorritori.
Il nostro vuole essere un elogio ai volontari, perché grazie a loro il nostro Paese mostra la sua faccia migliore, sicuramente la più vera, ancorché nascosta.
E' anche vero che, in questi casi, esistono sacche di malvagità che, seppur sparute, sono tese ad atti di sciacallaggio, ma crediamo sia doveroso evidenziare con più forza gli straordinari atti dei soccorritori volontari; quelli dei primi minuti e degli scavi a mani nude, quelli delle coperte distribuite, quelli dei cordoni di sicurezza, quelli del 'mi metto a disposizione per qualsiasi cosa', quelli degli abbracci consolatori e del telefonino prestato o regalato, quelli del 'non so dove dormirò, ma occorre il mio aiuto', eccetera.
Quest'Italia si riconosce nei volontari senza nome e, spesso, senza volto. E se ogni città possiede un monumento al milite ignoto, noi, da questo blog, proponiamo un monumento al volontario italiano. Se uno degli 8000 Comuni italiani fosse interessato, noi possiamo garantire la realizzazione del monumento a titolo gratuito.
Ignobile è, invece, l'atteggiamento di qualche personaggio che approfitta di questi tragici eventi per far pubblicità a se stesso e al suo partito politico, utilizzando un sito che, in questo periodo, è in piena campagna elettorale [vedi]
L'italia dei volontari non dà importanza al colore della pelle o all'accento straniero che si leva da sotto le macerie e vorremmo ben sperare che, in caso di ricovero in ospedale, gli stranieri non debbano subire, oltre al terremoto, anche una denuncia da parte dei primari.
* Ci giunge una mail da Angelo Saracini che ci informa su alcune dichiarazioni contenute in un sito... ne riparleremo.
1 commento:
disgustato dal fatto che il Ministro Maroni abbia avuto premura di ringraziare per le telefonata di solidarietà gli Stati esteri (tra cui il Vaticano) piuttosto che ringraziare tutti i volontari che si sono fiodati sul posto e che in questo Paese sono gli unici che si alzano davvero le maniche per i soccorsi, per l'assistenza, per quello che c'è da fare... senza pretendere nulla in cambio!
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