Erano addetti al carico e scarico delle merci alla GLS di Cerro al Lambro e sono stati licenziati perché hanno osato chiedere i loro diritti. La storia dei lavoratori della cooperativa Papavero va avanti da mesi, gli scioperi sono stati continui e tutte le volte la polizia è intervenuta, anche violentemente, per vietare qualsiasi forma di protesta. Naturalmente la polizia è sempre intervenuta in assetto antisommossa, 'neanche fossimo amici di Maroni', dice Aldo Milani del SinCobas.
Ma dopo tutti gli scioperi e i presidii davanti alla GLS (che peraltro continuano), è arrivata la lettera di licenziamento, proprio quando questi 16 lavoratori erano in ferie. Cosa chiedevano questi lavoratori? Chiedevano sostanzialmente quei diritti che stanno pian piano evaporando sotto il malefico fuoco del neoliberismo diffuso: pagamento degli straordinari, tredicesima e quattordicesima, lavoro meno pesante, contratto chiaro, sicurezza sul luogo di lavoro, pagamento dei contributi. Diritti conquistati con sacrifici e decenni di lotte, ora pericolosamente a rischio.
Marchionne fa scuola, certo, ma come dicevamo in un vecchio post, quella di Marchionne è solo un'azione che concretizza l'intera politica liberista e imperialista. E questa politica c'è sempre stata. Il fatto che decenni di lotte siano riusciti a dare ai cittadini i loro diritti (e nemmeno tutti), non vuol dire che il liberismo sia morto. L'imprenditoria ha sempre oppresso i lavoratori, ha sempre tentato di aggirare le norme e di beffare i lavoratori, dall'Ottocento ad oggi è sempre stata una guerra di resistenza tra i lavoratori e i padroni. Oggi, anche per colpa di sindacati venduti, questa resistenza vede gli imprenditori in posizione di vittoria rispetto ai lavoratori. La Fiat rappresenta 'solo' la testa d'ariete, dietro questa testa c'è un esercito di imprenditori che la spingono, il castello dei diritti sta per essere espugnato del tutto e il licenziamento di questi 16 eritrei è una goccia nel mare già avvelenato da questa politica.
Ma dopo tutti gli scioperi e i presidii davanti alla GLS (che peraltro continuano), è arrivata la lettera di licenziamento, proprio quando questi 16 lavoratori erano in ferie. Cosa chiedevano questi lavoratori? Chiedevano sostanzialmente quei diritti che stanno pian piano evaporando sotto il malefico fuoco del neoliberismo diffuso: pagamento degli straordinari, tredicesima e quattordicesima, lavoro meno pesante, contratto chiaro, sicurezza sul luogo di lavoro, pagamento dei contributi. Diritti conquistati con sacrifici e decenni di lotte, ora pericolosamente a rischio.
Marchionne fa scuola, certo, ma come dicevamo in un vecchio post, quella di Marchionne è solo un'azione che concretizza l'intera politica liberista e imperialista. E questa politica c'è sempre stata. Il fatto che decenni di lotte siano riusciti a dare ai cittadini i loro diritti (e nemmeno tutti), non vuol dire che il liberismo sia morto. L'imprenditoria ha sempre oppresso i lavoratori, ha sempre tentato di aggirare le norme e di beffare i lavoratori, dall'Ottocento ad oggi è sempre stata una guerra di resistenza tra i lavoratori e i padroni. Oggi, anche per colpa di sindacati venduti, questa resistenza vede gli imprenditori in posizione di vittoria rispetto ai lavoratori. La Fiat rappresenta 'solo' la testa d'ariete, dietro questa testa c'è un esercito di imprenditori che la spingono, il castello dei diritti sta per essere espugnato del tutto e il licenziamento di questi 16 eritrei è una goccia nel mare già avvelenato da questa politica.
Video degli scioperi
video 1
video 2
video 3
video 4
1 commento:
Ieri alla radio dovvi sentire la Marcegaglia ed anche Treu, che milita nel PD...tutto un peana a Marchionne che sarebbe meno duro degli americani.Leggevo della Germania dove la ripresa c'è e aumenterà..anche lì licenzamenti ma riassunzioni non appena le industrie si son rimesse in piedi,anche lì momentanee riduzioni degli stipendi poi tornati a regime...ma il tutto sotto l'ègida di una donna seria e di progetti veri e ponderati...non come qui,sotto il regime di un cabarettista e dalla sua corte di minus quam....A quelle condizioni forse i sacrifici o qualche piccola rinuncia si farebbe pure, se poi se ne vedessero gli effetti.Che schifo comunque questo mondo composto, da millenni, di figli e figliastri, quasi che i più fossero figli di un dio minore.
Mietta
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