
Questo video, invece, è un vero documentario con un lungo piano sequenza. E là dove c'è un piano sequenza, la verità è percepibile quasi totalmente. E allora ecco L'Aquila, il suo centro storico, l'ancora e colpevolmente ex centro storico! L'amarezza accompagna il senso di desolazione. La camera non stacca un attimo, non ti fa respirare, entra nei tunnel di 'tubi innocenti', attraversa incroci, svolta, procede, retrocede, scruta senza pietà per 11 minuti.
Facciamo i complimenti a chi ha girato le immagini non soltanto per l'idea avuta, per la provocazione, per l'infrazione di una regola imposta da chi le regole non dovrebbe farle neanche per il proprio condominio, ma soprattutto per la scelta di non inserire alcuna musica. L'unico suono possibile, infatti, in questi casi, è quello reale del motore della moto e del vento contro il microfono. Tutto il resto è dolosamente, vergognosamente, silenzio!
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