
Uniti si vince, certo, ma lo sciopero come mezzo, quando questo diventa sterile come una processione, ha ancora una sua forza? Raggiunge davvero il fine prefissato? Bisognerebbe anzitutto darsi un obiettivo preciso, per poi raggiungerlo con i mezzi adeguati, altrimenti anche questo sciopero si configura come l'ennesimo e flebile tentativo di una protesta completamente ignorata dal palazzo (oltre che dai media).
Certamente la cosa positiva risiede nell'unione delle due categorie, ma altrettanto certa è la forza impressa e scaturita dalle altre categorie che potrebbero (dovrebbero) partecipare alla protesta, pensiamo agli insegnanti e ai migranti, ai disoccupati e agli agricoltori che muoiono come mosche ogni giorno nel silenzio totale dei media, sol perché non indossano una divisa.
A proposito, invitiamo i lettori a rispondere al nostro sondaggio sullo sciopero. Si trova come sempre sotto il blogroll.

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