Questo film di Coline Serreau non deve essere visto. Diciamo meglio: questo film non va visto con la sensibilità degli occhi, ma con quella del cervello e della coscienza.
Si tratta di un film ('La belle verte', tradotto ne 'Il pianeta verde') scritto sulla base di un soggetto che ha come tema il raffronto, il paragone, tra il nostro attuale sistema di gestione sociale (Stato, governi, gerarchie, polizie...) e una realtà sociale anarchica. Confrontare il com'è, in rapporto al come dovrebbe essere, pone lo spettatore di fronte a una scelta di coscienza, perché, ripetiamolo, il film si legge proprio con la coscienza.
Le scelte di sceneggiatura e di regia sono quindi soltanto strumenti che servono a materializzare il concetto, il senso, l'idea, allora a volte ci si può imbattere in scene anche comiche, paradossali e fantascientifiche, ma questi elementi sono stati insertiti soltanto per giustificare una drammaturgia e per 'calcare appositamente la mano'. Il senso del film va ben al di là del dato sensibile e della sceneggiatura stampata.
L'ideale anarchico, che è il vero sottotesto, emerge con i principii che ben conosciamo: pace, fratellanza, uguaglianza sociale, simbiosi con la Natura, rispetto per la Terra con le sue risorse, benessere, cooperazione.
Sin dai primi minuti si tratteggia il carattere paritario e fraterno della comunità anarchica (ci troviamo in un altro pianeta, e questa metafora è assolutamente corretta), dove ognuno contribuisce con gioia al benessere di tutti. Consiglio: non fatevi ingannare dai costumi che 'sembrano arcaici'.
Naturalmente, qualcuno penserà che vivere in anarchia è, sì bello, ma impossibile. Se dopo aver visto il film (ma anche prima) quel 'qualcuno' vorrà ricredersi, noi gli daremo le prove del fatto che un tempo avevamo vissuto tutti in anarchia (CLICCA QUI). E per migliaia di anni! Buona visione.
Prima parte (per la versione integrale clicca qui)
Si tratta di un film ('La belle verte', tradotto ne 'Il pianeta verde') scritto sulla base di un soggetto che ha come tema il raffronto, il paragone, tra il nostro attuale sistema di gestione sociale (Stato, governi, gerarchie, polizie...) e una realtà sociale anarchica. Confrontare il com'è, in rapporto al come dovrebbe essere, pone lo spettatore di fronte a una scelta di coscienza, perché, ripetiamolo, il film si legge proprio con la coscienza.
Le scelte di sceneggiatura e di regia sono quindi soltanto strumenti che servono a materializzare il concetto, il senso, l'idea, allora a volte ci si può imbattere in scene anche comiche, paradossali e fantascientifiche, ma questi elementi sono stati insertiti soltanto per giustificare una drammaturgia e per 'calcare appositamente la mano'. Il senso del film va ben al di là del dato sensibile e della sceneggiatura stampata.
L'ideale anarchico, che è il vero sottotesto, emerge con i principii che ben conosciamo: pace, fratellanza, uguaglianza sociale, simbiosi con la Natura, rispetto per la Terra con le sue risorse, benessere, cooperazione.
Sin dai primi minuti si tratteggia il carattere paritario e fraterno della comunità anarchica (ci troviamo in un altro pianeta, e questa metafora è assolutamente corretta), dove ognuno contribuisce con gioia al benessere di tutti. Consiglio: non fatevi ingannare dai costumi che 'sembrano arcaici'.
Naturalmente, qualcuno penserà che vivere in anarchia è, sì bello, ma impossibile. Se dopo aver visto il film (ma anche prima) quel 'qualcuno' vorrà ricredersi, noi gli daremo le prove del fatto che un tempo avevamo vissuto tutti in anarchia (CLICCA QUI). E per migliaia di anni! Buona visione.
Prima parte (per la versione integrale clicca qui)
8 commenti:
Ho visto questo film un centinaio di volte e mi è piaciuto tantissimo. :)
Grazie del tuo contributo, Shishitsu. Il film è piaciuto anche a me.
Quante belle cose mi fate conoscere in questo sito, GRAZIE!!!:-)
Ciao, Anto.v7. Facciamo del nostro meglio. Grazie a te :-)
Lo abbiamo appena visto anche noi tre...bellissimo!!!
@ Sandra
Viva l'anarchia :-)
Serenità!
E' un film illuminante, che ho visto tempo fa e che ho suggerito di vedere a parecchie persone, e tutte ne sono rimaste entusiaste.
Hai fatto bene a proporlo, rappresenta in modo esemplare la società anarchica.
In effetti, adesso che grazie a voi sono venuto a conoscenza delle Civiltà Gilaniche, mi verrebbe da ipotizzare che quel film sia stato girato proprio in quel periodo, sul pianeta Terra, quando ancora era un Pianeta Verde ;-)
Se mi posso permettere, vorrei suggerire una lettura sullo stesso genere di questo film, ossia "Lettere dalla Kirghisia", di Silvano Agosti.
In quel libro non si parla esplicitamente di Anarchia, ma viene descritta una società ipotetica, che per ora esiste solo nei nostri pensieri, molto simile a quella raccontata in "Il Pianeta Verde" e che non è possibile non definire ... "Anarchica".
Ciao e Grazie
Dario
@ Dario
Silvano Agosti è un grande a prescindere.
Se i registi odierni si informassero su cosa sia davvero l'anarchia, avrebbero tanto di quel materiale per nuove idee... che levati!
Grazie per il link del blog di zret... conoscevo già :-)
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