lunedì 15 agosto 2011

Abbattere il totem

Mentre il popolo tira a campare dicendo 'nonostante la crisi', la casta statale gozzoviglia e dice 'grazie alla crisi'. L'immagine che vedete (publicata dal giornale francese Libération in un'inchiesta relativa alle crisi economiche mondiali negli ultimi 115 anni) dimostra chiarissimamente che l'indice di guadagno delle classi dominatrici è salito proprio GRAZIE alle numerose crisi. Da qui si capisce che le crisi sono volute, pilotate, progettate.
Lo slogan popolare e mondiale 'noi la crisi non la paghiamo', diventa perciò l'espressione di una salda presa di coscienza dei problemi sociali e del fatto che i creatori di questi problemi non sono i cittadini ma che su di essi vengono addossate le responsabilità, le punizioni e le operazioni di salvataggio. Tuttavia, ai popoli del mondo rimane un ostacolo mentale da superare per poter cambiare radicalmente il sistema e le condizioni sociali; si tratta dell'incapacità di abbattere il totem dello Stato (attenzione, incapacità non vuol dire impossibilità).
Scendere in strada, protestare contro lo Stato, farsi persino ammazzare, non ne vale proprio la pena se ad uno Stato se ne vuole sostituire un altro. La stessa cosa vale per i governi. Cambiare governo, infatti, non è mai stata una soluzione, perché i governi sono funzionali soltanto allo Stato, cioè alla casta dei privilegiati di cui i governi stessi fanno parte.
L'unico modo per cambiare davvero è (oltre a scendere in piazza) adoprarsi per la totale abolizione degli Stati, dei governi, delle autorità, delle gerarchie. Ma per poter fare questo, bisogna prima eliminare dalla nostra testa la falsa convinzione che ciò sia impossibile. Bisogna abbattere il totem di questa religione politica deleteria. Se non si riesce in questo 'primo volo', allora è inutile e sciocco lamentarsi e protestare.
Adottare il pensiero anarchico, anche per un piccolo periodo, vuol dire cominciare ad osservare la porta della cella e accorgersi che quella porta non ha catenacci. Invitiamo i lettori ad un approccio sereno all'anarchismo, cominciando a distinguere le idee autentiche dai pregiudizi. A tale scopo si possono leggere i testi fondamentali dell'anarchismo oppure frequentare i circoli o i gruppi o i collettivi sparsi su tutto il territorio nazionale e mondiale. Troverete la biblioteca o il gruppo anarchico più vicino a voi consultando 'Anarchist Yellow Pages'.

PS. 'Anarchist Yellow Pages' è una directory mondiale in continuo aggiornamento, ma tale aggiornamento dipende esclusivamente dalle segnalazioni dei lettori circa l'apertura dei nuovi spazi libertari.

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2 commenti:

yellow ha detto...

condivido e buon ferragosto, ciao.....

coscienza critica ha detto...

Grazie yellow, anche a te.

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