Eravamo forse l'unico Paese al mondo ad avere inventato il SISTRI, cioè la tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali. Berlusconi ha invece deciso di regalare alle ecomafie l'opportunità di fare i loro traffici criminali in tutta sicurezza, per la non sicurezza delle popolazioni (e pensiamo alla Campania, ad esempio). Il decreto 138/2011 (art. 6, comma 2), quindi, stabilisce che i rifiuti, anche quelli tossici e illegali, potranno viaggiare da un capo all'altro del 'Belpaese', senza alcun controllo di tipo elettronico.
Il SISTRI, attraverso un sistema web-based che contemplava la verifica via USB del carico trasportato, permetteva di individuare la località d'origine dei rifiuti e anche quella di destinazione-smaltimento. L'abolizione del SISTRI si inserisce ovviamente nel quadro dei progetti del 'buon governo', quello dell'amore, quello degli eroi mafiosi che vogliono tanto bene alla gente, quello del 'non mettiamo le mani in tasca agli italiani, ma siccome ce lo dice l'Europa', quello che, a seconda di cosa conviene a loro, 'dell'Europa ce ne freghiamo e andiamo avanti...'.
Il SISTRI era controllato (ma lo era veramente?) dai Carabinieri del NOA (Nucleo Operativo Ecologico) del Ministero dell'ambiente. Dopo l'attuazione del decreto non capiamo quale ruolo verrà affidato a questi militari del NOA, ma forse possiamo intuirlo.
Naturalmente ogni decisione infausta dei governi (di tutti i governi) ha bisogno di un buon pretesto per essere veicolata positivamente nell'opinione pubblica. Il pretesto di questo governo riguardo all'abolizione del SISTRI è quello secondo cui le scatole nere a bordo dei camion erano installate soltanto sulle motrici e non sui container-rimorchio. Questo difetto (in effetti lo è) permette di viziare la tracciabilità. Allora facciamo due considerazioni:
1) Anziché abolire del tutto il SISTRI, forse sarebbe stato meglio ottimizzarlo, cercando la soluzione più idonea. Ma questo avrebbe fatto funzionare davvero il SISTRI.
2) Se era così risaputo che le scatole nere erano installate solo sulle motrici, cosa ci stavano a fare i carabinieri in quel Nucleo Operativo Ecologico? La loro funzione di controllo a cosa si limitava? E se c'erano dei limiti nel controllo, chi li aveva imposti e perché? E tutti i nostri soldi impiegati ANCHE per il mantenimento del NOA, che fine hanno fatto e faranno?
Forse è per questo che eravamo l'unico Paese al mondo ad aver inventato il SISTRI.
PS. Precisiamo che il controllo dei rifiuti speciali continuerà nella vecchia forma cartacea (registri). Controlli di carta in tutti i sensi?
Il SISTRI, attraverso un sistema web-based che contemplava la verifica via USB del carico trasportato, permetteva di individuare la località d'origine dei rifiuti e anche quella di destinazione-smaltimento. L'abolizione del SISTRI si inserisce ovviamente nel quadro dei progetti del 'buon governo', quello dell'amore, quello degli eroi mafiosi che vogliono tanto bene alla gente, quello del 'non mettiamo le mani in tasca agli italiani, ma siccome ce lo dice l'Europa', quello che, a seconda di cosa conviene a loro, 'dell'Europa ce ne freghiamo e andiamo avanti...'.
Il SISTRI era controllato (ma lo era veramente?) dai Carabinieri del NOA (Nucleo Operativo Ecologico) del Ministero dell'ambiente. Dopo l'attuazione del decreto non capiamo quale ruolo verrà affidato a questi militari del NOA, ma forse possiamo intuirlo.
Naturalmente ogni decisione infausta dei governi (di tutti i governi) ha bisogno di un buon pretesto per essere veicolata positivamente nell'opinione pubblica. Il pretesto di questo governo riguardo all'abolizione del SISTRI è quello secondo cui le scatole nere a bordo dei camion erano installate soltanto sulle motrici e non sui container-rimorchio. Questo difetto (in effetti lo è) permette di viziare la tracciabilità. Allora facciamo due considerazioni:
1) Anziché abolire del tutto il SISTRI, forse sarebbe stato meglio ottimizzarlo, cercando la soluzione più idonea. Ma questo avrebbe fatto funzionare davvero il SISTRI.
2) Se era così risaputo che le scatole nere erano installate solo sulle motrici, cosa ci stavano a fare i carabinieri in quel Nucleo Operativo Ecologico? La loro funzione di controllo a cosa si limitava? E se c'erano dei limiti nel controllo, chi li aveva imposti e perché? E tutti i nostri soldi impiegati ANCHE per il mantenimento del NOA, che fine hanno fatto e faranno?
Forse è per questo che eravamo l'unico Paese al mondo ad aver inventato il SISTRI.
PS. Precisiamo che il controllo dei rifiuti speciali continuerà nella vecchia forma cartacea (registri). Controlli di carta in tutti i sensi?
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