Tanta venerazione, tanta idolatria nei confronti di questa parola, lo Stato, che nessuno si accorge della sua vera identità. Come ogni religione, anche lo Stato ha i suoi precetti, i suoi codici, i suoi altari e le sue liturgie. Tutto l'ambaradan necessario a imbonire le persone e a modificarne coscienza e morale naturale. Eppure ogni giorno tutti sbattono il muso sulle sbarre della gabbia, ma non c'è verso, c'è ancora qualcuno che crede ancora al totem e pensa che i suoi malèfici sortilegi siano addirittura necessari. Così il popolo somiglia ai fustigati, ai penitenti che si percuotono a sangue perché essere puniti -pensano- è necessario. Solo che con lo Stato non è direttamente il corpo della gente ad essere umiliato, ma la loro libertà, la loro dignità, la loro morale umana che è universale e che dovrebbe sovrintendere alle luride e ipocriti morali appiccicate al popolo per convenienza dei pochi privilegiati che gestiscono i vari totem della società.
Nella realtà lo Stato è ben poca cosa, lo Stato ha anche il suo volto ridicolo. Ma guardiamoli bene quelli che stanno dietro il totem e lo muovono come per dargli un certo respiro vitale, guardiamo la loro profonda incoerenza, immoralità, arroganza, presunzione... Se non facessero continuamente del male per trarne profitto ci sarebbe da riderne a crepapelle di fronte alla loro inutilità e in confronto alla superba onestà dell'unica autorità che dovremmo tutti riconoscere: la Natura, con i suoi equilibri e il suo nobile scopo, l'unico, quello di espandere la vita. Diceva Shakespeare: 'Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi'.
Quelli che difendono lo Stato sono come i bigotti che difendono le malefatte della chiesa, perché sono in malafede anche loro, ipocriti anche loro come i preti che difendono. Chi adora lo Stato, però, ha dalla sua il fatto che non sa di difendere una religione con tutti i suoi sacerdoti, chi difende lo Stato non si rende conto di essere al cospetto di un totem con i piedi d'argilla, fragile e impaurito, talmente impaurito che non può fare a meno di mentire ogni istante per poter sopravvivere.
La chiesa ogni tanto ha bisogno di costruire miracoli, lo Stato no, lo Stato costruisce miracoli in continuazione, da 3000 anni, e li divulga con tutti i suoi mezzi.
Buon pro' vi faccia.
Nella realtà lo Stato è ben poca cosa, lo Stato ha anche il suo volto ridicolo. Ma guardiamoli bene quelli che stanno dietro il totem e lo muovono come per dargli un certo respiro vitale, guardiamo la loro profonda incoerenza, immoralità, arroganza, presunzione... Se non facessero continuamente del male per trarne profitto ci sarebbe da riderne a crepapelle di fronte alla loro inutilità e in confronto alla superba onestà dell'unica autorità che dovremmo tutti riconoscere: la Natura, con i suoi equilibri e il suo nobile scopo, l'unico, quello di espandere la vita. Diceva Shakespeare: 'Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi'.
Quelli che difendono lo Stato sono come i bigotti che difendono le malefatte della chiesa, perché sono in malafede anche loro, ipocriti anche loro come i preti che difendono. Chi adora lo Stato, però, ha dalla sua il fatto che non sa di difendere una religione con tutti i suoi sacerdoti, chi difende lo Stato non si rende conto di essere al cospetto di un totem con i piedi d'argilla, fragile e impaurito, talmente impaurito che non può fare a meno di mentire ogni istante per poter sopravvivere.
La chiesa ogni tanto ha bisogno di costruire miracoli, lo Stato no, lo Stato costruisce miracoli in continuazione, da 3000 anni, e li divulga con tutti i suoi mezzi.
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