giovedì 28 giugno 2012

Il primo documentario sulla Barcellona anarchica del 1936

La storiografia ufficiale, controllata dai sistemi centralizzati statali, non ha mai voluto scrivere in maniera esaustiva in merito a quel che accadde realmente nella guerra civile spagnola del 1936, quando il popolo di Barcellona applicò l'autogestione e il mutualismo anarchico per autogovernarsi. Non è certo l'unica censura di Stato. Tutto ciò che riguarda l'autogestione anarchica e i suoi eccezionali risultati viene censurato. Lo scopo della censura, va da sé, è quello di non far conoscere alle persone che esiste un modello diverso dallo Stato, un modello umano di vera libertà, di vera giustizia, di pace, di fratellanza, dove alla base non c'è la cultura della competizione, ma quella naturale e umana della cooperazione (mutualismo naturale). E non è assolutamente vero che il popolo non è in grado di autogovernarsi senza autorità alcuna. Ci dispiace per lo Stato e per gli storiografi prezzolati (ma anche no), ma noi oggi pubblichiamo un raro documento sulla Barcellona anarchica, diverso da quello che solitamente gira su YouTube. Si tratta del documentario realizzato nei primi giorni di autogestione barcellonese, con sonoro originale e in presa diretta. Ci ha colpito la parte dove i luoghi originariamente destinati alla classe agiata vengono occupati dal popolo, di cui finalmente può godere. La cinematografia spagnola è stata la prima a lavorare intorno alla documentazione filmata di quell'eccezionale isola di libertà in mezzo alla guerra civile. Come in altre occasioni, furono poi i carri armati comunisti a ripristinare l'ordine di Stato. La sigla C.N.T. (Confederación Nacional del Trabajo) che nel documentario ricorre spesso è quella di un grande sindacato anarchico, che ha contribuito in maniera decisiva alla promozione dell'autogestione popolare. Potremmo aggiungere altre parole (e ci vorrebbero, vista la complessità degli eventi e la fame di verità storica), ma più di queste adesso valgono le immagini. Buona visione. PS. le note de 'L'Internazionale' non ingannino nessuno, l'inno dei lavoratori, infatti, ha origini anarchiche (1871).

2 commenti:

mimmo43 ha detto...

è vero le immagini dicono molto, ma i libri delle scuole continuano sempre a mistificare.

coscienza critica ha detto...

Su questi fatti i libri non mistificano, censurano direttamente. Vale anche per tutti gli altri mass-media.

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