domenica 5 dicembre 2021

Alcune contraddizioni dei no-greenpass e considerazioni in merito alla polarizzazione sociale, tanto cara al sistema, da questo voluta.


N
on mi pare che quella parte di anarchici che sfilano insieme ai fascisti contro il green pass (erano anche no-mascherina), inneggiando ai diritti costituzionali e allo Stato di diritto (cosemaiviste!) si sentano dei servi del sistema quando entrano in un bar o in un cinema e rispettano l'obbligo di non fumare imposto dallo Stato. Si sentono ancora anarchici, vorrei sperare, pur obbedendo alla legge. Detto questo a mo' di esempio (ne potrei fare altri mille) e come invito a riflettere sul fatto che esistono cose che prescindono dai governi e dalle leggi e rientrano invece nell'ordine del buon senso, vorrei anche far notare, dappresso, alcune contraddizioni dei no-vax e no-greenpass, ribattendo ad alcune loro affermazioni. Ne prendo solo alcune e sintetizzo molto, perché altrimenti il testo sarebbe troppo lungo.

- Non si devono discriminare le persone, noi non vogliamo il green pass, e chi non vuole il green pass non è un cittadino di serie B.
Vero, non si discriminano le persone, ma la stessa regola dovrebbe essere applicata dai no-greenpass, poiché proprio loro relegano i sì-greenpass nell'alveo degli asserviti al sistema, etichettandoli in vari modi e aggredendoli. In pratica, i no-greenpass rivendicano la loro libertà in base ai dei princìpi anarchici (che non hanno mai avuto prima), ma negano la libertà degli anarchici pro greenpass in base ai loro princìpi, gli stessi princìpi condivisi dai fascisti.
- I regimi dispotici hanno sempre usato metodi discriminatori per dividere le persone. 
Appunto, ma dov'erano tutti i no-pass quando lo Stato discriminava e obbligava in tutti gli altri modi? Forse erano impegnati a godere delle stesse discriminazioni e a crearne a loro volta, oppure non pensavano che si trovavano in un regime dispotico, vai a sapere. Il divieto di fumo nei locali per la tutela della salute collettiva, è dittatura sanitaria o no?
- Un esponente politico si è rivolto a un non vaccinato in questo modo: 'li purgheremo con il green pass', e questo, dicono alcuni, va oltre ogni garanzia costituzionale.
Se si afferma che il sistema statuale è da condannare, com'è possibile appellarsi alla 'garanzia costituzionale' dello stesso sistema? Si mettano d'accordo con i loro neuroni. Inoltre, non credo che un solo esponente politico che dichiara una cosa del genere rappresenti il pensiero di tutti gli altri parlamentari, e quindi non credo sia possibile che quell'unico politico possa far cadere le 'garanzie costituzionali', ammesso che siano garanzie utili alla causa umana.
- Col green pass vieni tracciato.
In che senso? Come di preciso? Chi mostra il green pass dichiara forse quello che mangerà a pranzo? Dice forse quali sono i suoi gusti alimentari, come si pulisce il culo, con chi si vede a una certa ora, che cosa ha detto in un dato momento con quella data persona, ecc? No, non lo fa. Il green pass non mostra neppure il tuo stato di salute, non dice nulla delle tue eventuali malattie e terapie che stai seguendo, non fa sapere se tradisci tua moglie, non dice nulla dei tuoi gusti sessuali o alimentari, per queste cose ci pensano lo smartphone, facebook, google, i cookies di tutti i siti che visiti (anche questo), le telecamere di sorveglianza, la tessera sanitaria, quella del supermercato, i certificati istituzionali e anagrafici, il confessionale del prete, i consierges, le banche, i bigliettai e le agenzie di viaggi, il barbiere, il vicino di casa... Sei mai sceso in piazza contro questi spioni?
- Nessuno invita a non vaccinarsi.
Non ne sarei così sicuro, dal momento che coloro che si aggrappano a qualsiasi bufala sui vaccini lo fanno per convincere gli altri a non farselo iniettare. Chi non vuole invitare gli altri a non farsi vaccinare non ha bisogno di pubblicare bufale o articoli contro i vaccini, non aggredisce, semplicemente sta zitto e si fa la propria vita.
- Il vaccino è sperimentale.
Se di fronte ad un pericolo come un virus letale dovessi scegliere tra il rischio di morire (o di veder morire milioni di persone) e un vaccino sperimentale (tutti i vaccini sono stati sperimentali all'inizio), io non esiterei a vaccinarmi, avendo però possibilmente considerato prima anche i rischi di eventuali effetti collaterali (se sono gravi è bene riflettere prima di vaccinarsi, io ad esempio sono stato e sarò ancora contro AstraZeneca). Questo, a meno che non si voglia ancora credere che il virus non esista, o che non uccida; se così fosse, ci troveremmo di fronte a un caso per il quale sarebbe persino inutile discutere, talmente la questione sarebbe inconsistente, si agirebbe e basta: la salute non può essere tenuta in ostaggio da una piccola congrega di paranoici apocalittici. 
- Ci sono altre cure.
Quindi il virus esiste o non esiste? La guerra è contro il vaccino in sé o contro il green pass? Non capisco. Perché se è contro il green pass, questo verrebbe rilasciato anche se si adottassero le 'altre cure', e se invece la guerra è contro il vaccino in sé, perché dunque prendersela con il green pass o con chi lo ha? Insomma, prima di inalberarsi è bene chiarire gli aspetti della protesta e i veri obiettivi.
- Il dibattito scientifico è ancora aperto.
Bisogna vedere perché è ancora aperto, nonostante la pericolosità della malattia che si sta notevolmente abbassando per merito dei vaccini. Forse ci sono medici politicizzati che rispondono a delle ideologie (segnatamente di destra), e che tengono il dibattito aperto apposta, per creare conflitto sociale utile al sistema e nella speranza di ottenere chissà quale vantaggio, forse un incarico in quello stesso posto istituzionale che oggi accusano.
- chi si vaccina può contagiare.
Vero. Ma per contagiare, una persona dev'essere stata prima contagiata dal virus. Chi si vaccina ha poche possibilità di venire contagiato, e rarissime volte in modo grave. Inoltre, anche qui noto delle contraddizioni, perché dire che il vaccinato può contagiare significa mostrare preoccupazione per il contagio stesso, dunque perché rimanere privi di protezione? Perché il no-vax deve mostrare questa sua preoccupazione se dice di essere impavido, se dice che il covid è solo un raffreddore, e se ha la certezza dell'immortalità? Insomma, contagiarsi è pericoloso o no? Si decidano. Se è pericoloso si vaccinino. Se non lo è, non dovrebbero preoccuparsi se il vaccinato potrà contagiarli.
- Il numero dei ricoverati è più alto nei vaccinati.
Errore grossolano. Dato che i vaccinati sono un numero altissimo rispetto ai non vaccinati, i loro ricoveri risultano sempre in numero più alto rispetto ai non vaccinati. Se in un gruppo di 100 vaccinati se ne ammalano 10, la percentuale è del 10%, ma se in un piccolo gruppo di 6 non vaccinati se ne ricoverano solo 3, la percentuale sale al 50%, ben la metà dei no-vax è in ospedale.
- Non si conoscono le reazioni del vaccino a lungo termine.
Dunque cosa facciamo? Non fabbrichiamo più vaccini, non sperimentiamo, e aspettiamo che il virus faccia piazza pulita del genere umano? Oppure, dato che non conosciamo se ci saranno reazioni future oppure no, ci prendiamo adesso delle responsabilità (e la vita) e ci vacciniamo, pretendendo tutta la sicurezza medica possibile? E i no-vax e i no-greenpass, hanno forse qualche certezza di non reazione avversa con le 'altre cure' nel futuro? E se ce l'hanno, chi gliel'ha data questa sicurezza? Nostradamus?
- Ci saranno sempre quelli (pochi) che non si vorranno mai vaccinare, dunque fino a quando staremo col green pass?
Se il problema è il green pass, cioè averlo in tasca come la carta di identità (di cui mai nessuno si è lamentato, io invece sì!), diciamo a tutti i no-greenpass che è proprio colpa loro se rimarremo con quel certificato. Se essi odiano il greenpass, che facciano in modo che sparisca, l'umanità aspetta solo loro perché ciò avvenga.

Insomma, a me sembra che questa situazione di polarizzazione esasperata nella società nasca dalla cocciutaggine di voler rimanere ancorati a certe ideologie e posizioni, più che dal frutto di ragionamenti logici e ponderati. Ci si dovrebbe sforzare di capire le cose e avere l'intelligenza e il buon senso di sganciarci dai dogmi ideologici. Mi stupisce che certi sparuti anarchici non siano in grado di farlo per mero 'partito preso'. Lo Stato va abbattuto, tutti i governi vanno abbattuti, è chiaro, ma qui siamo di fronte a un fatto eminentemente sanitario, non politico. Non è lo Stato che ha inventato il virus per imporre il greenpass! Non è il greenpass ciò che serve allo Stato per soggiogarci, lo fa benissimo col consenso democratico del popolo, purtroppo! Il vero greenpass è la scheda elettorale! Ecco, è contro questo assetto culturale che dovremmo tutti combattere. Altro che certificato sanitario!

Dov'erano tutti questi 'ribelli', ieri e l'altroieri, quando ci trasformavano davvero in un codice anagrafico? Vedi canzone.

   

Nessun commento:

.

Post in evidenza

Società gilaniche: le floride comunità senza Stato. L'anarchia durata migliaia di anni

Attenzione! Questo post, da diversi anni, viene distorto nel suo vero senso, strumentalizzato e interpretato in modo opportunista da parte ...

I nostri 10 articoli più letti