Esattamente come ha fatto la Chiesa, inglobando nel suo seno tesi, simboli, avvenimenti pagani diventati poi cattolici (simboli come l'uva, il vino, il pesce... Festività come il Natale, la Pasqua... Figure come la Madonna), il processo di rifascistizzazione dell'Italia, passa anche attraverso azioni di cancellazione, annullamento o assorbimento di tutto ciò che si configura come antifascista.
Il governo Berlusconi sta operando una sistematica trasformazione, ritraducendo in chiave fascista tutto ciò che è pensiero o azione antifascista. Ciò avviene ponendo un filtro mediatico o istituzionale tra la Storia e il popolo; un filtro capace di far trapelare i nuovi significati, discriminandoli dai vecchi. I più deboli di coscienza o i più ignoranti non oppongono alcuna resistenza e cadono nel tranello.
Abbiamo visto, ad esempio, come la parola comunista abbia, a poco a poco, acquisito un valore diverso, negativo, contestualmente alla crescente convinzione che 'fascismo' sia un concetto positivo. Sappiamo che la verità è un'altra, ma la tv è un'arma potentissima che riesce con facilità a rimodellare coscienze e conoscenze ben radicate.
Anche le parole popolo e libertà sono state depredate e svuotate del loro vero significato, ricontestualizzate opportunisticamente da questo governo. Domani sarà anche possibile vedere tranquillamente le bandiere rosse ai congressi del Pdl e alle parate militari, potete giurarci.
Come si fa a cancellare dalla Storia i segni di un passato di lotta antifascista e di Libertà? La Storia è fatta anche di ricorrenze e proprio attraverso queste ultime si ricorda, collettivamente, la Storia. E' sufficiente, allora, far entrare nell'ideologia fascista le ricorrenze antifasciste, fino a farle diventare parte integrante del fascismo (pensiamo al vino dei pagani che diventò sangue di Cristo). Come si fa concretamente?
Si parlava di filtri mediatici o istituzionali. Vi parlerò di quel che sta bollendo nel lugubre paiolo del governo. Si tratta dell'applicazione di un filtro istituzionale.
Quasi un anno fa, questo governo presentava alla Commissione Difesa della Camera la proposta di legge n. 1360. Questa legge equipara le persone che facevano i rastrellamenti per conto dei nazisti ai deportati nei campi di concentramento e ai partigiani. Se passerà la legge, il concetto di Resistenza cambierà totalmente, poiché i partigiani finiranno inevitabilmente per confondersi con i traditori fascisti e, un domani, gli eroi della nostra Libertà cadrebbero nell'oblio.
L'equiparazione, però, non può avvenire in maniera diretta (si rischierebbe troppo in termini di polemica), occorre un 'movente', una scusa capace di fare da cuscinetto di difesa. Questa scusa è rappresentata, in questo caso, dall’ istituzione di una onorificenza: l’Ordine del Tricolore. In questo modo, i politicanti mafiosi e fascisti al governo potranno spendere le loro 'belle' parole sull'onorificenza, anziché sul vero motivo di tale assegnazione e, ad ogni eventuale -e ormai remoto- attacco da parte dei giornalisti, potranno difendersi dicendo che un'onorificenza deve poter essere riconosciuta a tutti i morti (come non essere d'accordo, messa così?).
Occorre fermare la proposta di legge 1360!
C'è una petizione popolare, già molto nutrita di firme, che il quotidiano online Articolo21 sta proponendo [QUI]
Il governo Berlusconi sta operando una sistematica trasformazione, ritraducendo in chiave fascista tutto ciò che è pensiero o azione antifascista. Ciò avviene ponendo un filtro mediatico o istituzionale tra la Storia e il popolo; un filtro capace di far trapelare i nuovi significati, discriminandoli dai vecchi. I più deboli di coscienza o i più ignoranti non oppongono alcuna resistenza e cadono nel tranello.
Abbiamo visto, ad esempio, come la parola comunista abbia, a poco a poco, acquisito un valore diverso, negativo, contestualmente alla crescente convinzione che 'fascismo' sia un concetto positivo. Sappiamo che la verità è un'altra, ma la tv è un'arma potentissima che riesce con facilità a rimodellare coscienze e conoscenze ben radicate.
Anche le parole popolo e libertà sono state depredate e svuotate del loro vero significato, ricontestualizzate opportunisticamente da questo governo. Domani sarà anche possibile vedere tranquillamente le bandiere rosse ai congressi del Pdl e alle parate militari, potete giurarci.
Come si fa a cancellare dalla Storia i segni di un passato di lotta antifascista e di Libertà? La Storia è fatta anche di ricorrenze e proprio attraverso queste ultime si ricorda, collettivamente, la Storia. E' sufficiente, allora, far entrare nell'ideologia fascista le ricorrenze antifasciste, fino a farle diventare parte integrante del fascismo (pensiamo al vino dei pagani che diventò sangue di Cristo). Come si fa concretamente?
Si parlava di filtri mediatici o istituzionali. Vi parlerò di quel che sta bollendo nel lugubre paiolo del governo. Si tratta dell'applicazione di un filtro istituzionale.
Quasi un anno fa, questo governo presentava alla Commissione Difesa della Camera la proposta di legge n. 1360. Questa legge equipara le persone che facevano i rastrellamenti per conto dei nazisti ai deportati nei campi di concentramento e ai partigiani. Se passerà la legge, il concetto di Resistenza cambierà totalmente, poiché i partigiani finiranno inevitabilmente per confondersi con i traditori fascisti e, un domani, gli eroi della nostra Libertà cadrebbero nell'oblio.
L'equiparazione, però, non può avvenire in maniera diretta (si rischierebbe troppo in termini di polemica), occorre un 'movente', una scusa capace di fare da cuscinetto di difesa. Questa scusa è rappresentata, in questo caso, dall’ istituzione di una onorificenza: l’Ordine del Tricolore. In questo modo, i politicanti mafiosi e fascisti al governo potranno spendere le loro 'belle' parole sull'onorificenza, anziché sul vero motivo di tale assegnazione e, ad ogni eventuale -e ormai remoto- attacco da parte dei giornalisti, potranno difendersi dicendo che un'onorificenza deve poter essere riconosciuta a tutti i morti (come non essere d'accordo, messa così?).
Occorre fermare la proposta di legge 1360!
C'è una petizione popolare, già molto nutrita di firme, che il quotidiano online Articolo21 sta proponendo [QUI]
4 commenti:
A parte le petizione, qui va lanciata una campagna che faccia del nome di costoro sinonimo di disgusto, disprezzo e rifiuto. Basta usare le loro stessce tecniche e sbattergliele in faccia. I blogger sensibili dovrebbereo coordinarsi e farlo. Io, nel mio piccolo, già lo faccio.
River, sono d'accordo e, come sai, anche questo blog adotta tecniche di svilimento dell'episcopello di Arcore.
Ho firmato l'appello. Sono sempre più senza parole...
Facciamo girare la petizione di ARITCOLO 21!
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