domenica 16 agosto 2009

La protesta dei docenti scalda già i motori e gli animi

Si annuncia un settembre di fuoco nel mondo della scuola, completamente messo fuori gioco dalla criminale 'riforma' Gelmini. 42 mila persone senza lavoro non è uno scherzo. 42000 persone, con figli e mutui da pagare, eliminate con sadico cinismo, come fossero oggetti inutili. Saranno in totale 200 mila (!!!) i lavoratori della scuola disoccupati, entro qualche anno. E tutto per fare cassa, la loro cassa!
In questi ultimi giorni di agosto gli USP (Uffici Scolastici Provinciali, cioè gli ex provveditorati) sono incaricati, come ogni anno, di nominare i supplenti per l'anno scolastico che si aprirà, seguendo il rigoroso ordine delle graduatorie. Avviene tutto in maniera pubblica e trasparente.
Proprio in queste sedi partiranno le proteste degli insegnanti, i quali stanno già decidendo, provincia per provincia, la metodologia più aderente alle loro necessità e ai loro 'costumi territoriali'. Ad esempio, pare che ad Arezzo gli insegnanti prenderanno d'assalto il cornicione di una scuola (stile INNSE) e a Napoli, all'atto delle nomine presso gli USP, gli insegnanti chiamati al tavolo per firmare la nomina esprimeranno pubblicamente il loro dissenso verso la 'riforma' e la loro solidarietà in favore dei colleghi che, pur presenti in quella sede, non verranno chiamati, nè quel giorno, nè mai più.
In questo contesto di reazione e di lotta, tutti gli insegnanti sono quindi invitati a prendere parte attiva alle proteste locali. Le iniziative, sul 'modello INNSE', vengono prese in piena autonomia e sganciate da decisioni sindacali (spesso filogovernative).
A Salerno, la protesta -dice Alessandro D’Auria dei Cobas scuola- sarà durissima e verranno decisi interventi radicali.
MODALITA'
Il docente che vorrà gestire la protesta nel proprio territorio, potrà aprire un gruppo su facebook e raccogliere le adesioni, contattando i colleghi, i genitori, il personale ATA e, perché no, studenti e chiunque desideri aderire (a tal proposito, si rammenta che la scuola rappresenta il futuro di tutta la società).
Per la protesta partenopea si può far riferimento a questo gruppo, già attivo.
Invitiamo anche a leggere i commenti dei docenti alla nostra nota scritta su facebook dal titolo Tutti i disoccupati della scuola, regione per regione


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8 commenti:

Anonimo ha detto...

E intato i "nostri" governanti pensano a voler far insegnare i dialetti! Ti rendi conto?
Sono sicuro che neppure il mio tris nonno ragionava come questi qui.

Anonimo ha detto...

Io credo fino ad un certo punto che il vero motivo della "riforma" sia quello di fare cassa. Non dimentichiamoci che accanto allo sfascio pilotato della scuola pubblica c'è tutto un proliferare di "squole" e diplomifici privati, soprattutto di matrice religisa, per non parlare delle varie pseudo-università che vendono qualsiasi laurea.

Anonimo ha detto...

@ il pensieroso

Quella dei dialetti è a mio avviso una panzana inventata a tavolino tanto per confondere le idee. Vedrai che intervverrà la ministra Mary-Star a riportare nei ranghi la lega e a riconquistarsi la fiducia del popolo bue.

amatamari© ha detto...

Grazie. Vedrò che posso fare per essere di aiuto.

coscienza critica ha detto...

@ ilpensieroso
Ci puoi scommettere. Qui siamo indietro di centinaia di anni.

@ Anonimo
E' chiaro che l'obiettivo non è solo fre cassa. Nella sezione 'scuola' di questo blog, potrai leggere riferimenti agli altri obiettivi di questa 'riforma'.

@ Anonimo
Infatti pare che la questione dialettale sia nata per sviare l'attenzione dalle gabbie salariali.

@ Adriano
Per quanto ci riguarda, sei già inserito nel modulo '& friends'.

@ amatamari
(Ma che... ti hanno rubato il nome e adesso vuoi proteggerlo?)
Grazie per il tuo impegno. Ognuno ci mette quel che può.

CIAO

rosalba sgroia ha detto...

Una tristezza e una rabbia mi pervadono in questo caldo sole d'agosto. Penso a tutti i miei colleghi precari che saranno presto senza lavoro e al nuovo anno terribile che si prospetterà nelle nostre scuole...
Aggiungo che il Governo se ne frega ampiamente di tutti gli Istituti paritari che vendono diplomi, cosa già ampiamente DENUNCIATA da Rino Di Meglio ( Gilda ins), ma sciattamente elusa dalla Gelmini...
Tristezza al cubo
Rosalba Sgroia

coscienza critica ha detto...

@ rosalba
Non lasciamoci abbattere da questi esseri ignobili. Resistere e lottare.

Docenti precari ha detto...

Noi ci siamo, con una iniziativa di protesta che ci sembra visibile ed efficace: http://docentinmutande.blogspot.com

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