Sì, c'è sciopero giorno 15 ottobre e i motivi di questo sciopero sono sempre quelli: lo smantellamento della scuola pubblica da parte della Gelmini, lo svuotamento dei saperi, il taglio dei fondi e del personale, il blocco degli scatti, l'abolizione del turn over, l'eliminazione dei laboratori e del tempo prolungato, l'inserimento dei privati nelle decisioni della scuola, l'edilizia scolastica scadente, la sicurezza a rischio nelle aule stracolme, lo svilimento degli studenti e dei docenti, ecc. Lo hanno proclamato i Cobas-scuola e per fortuna questo sciopero non va ad accavallarsi con quello degli studenti (vedi), come fa la cgil e Unicobas/scuola. Già, perché quella di accaparrarsi tutti un unico giorno per protestare sembra essere il trend del momento, sicuramente lo strumento meno proficuo per un'azione incisiva e prolungata. Una volta finito il giorno di sciopero, avanti con l'operazione oblìo. E chi si è visto si è visto! Invece sarebbe auspicabile una protesta di vari giorni consecutivi. Esempio: giorno 8 sciopero degli studenti, giorno 9 la cgil, il 10 partirebbe Unicobas e via così. Invece no, non si può fare e la protesta viene così indebolita, anche se il numero di partecipanti potrebbe essere più cospicuo in un solo giorno. Che sia tutta una strategia di regime?
Il sospetto viene anche dal fatto che il governo, fino ad oggi, non ha dimostrato particolare insofferenza nei confronti dei sindacati che, anzi, sembrano stati graziati dagli abituali attacchi isterici del governo (come fa nei confronti della stampa e dei giudici). E se Berlusconi fino ad ora non si è lamentato moltissimo degli scioperi (qualche mugugno c'era stato, allorché aveva proposto lo 'sciopero virtuale', ricordate?), vuol dire che tutto sommato i sindacati stanno lavorando bene per lui, anche per lui. Vediamo di far luce in maniera più precisa e di capire il motivo di questa debolezza sindacale.
Negli anni in cui i governi potevano cadere anche per l'insofferenza del popolo, per le loro legittime proteste, i sindacati erano quelli che proclamavano scioperi di una o più settimane consecutive. Oggi nulla, si fa il solletico al governo. Spieghiamone il motivo 'tecnico'. Un accordo del 1990 tra i sindacati (cgil, cisl, uil, snals) e lo Stato prevede severe restrizioni in fatto di sciopero del settore scuola, poiché la scuola, con un'astuzia lessicale, è stata equiparata a un 'servizio pubblico essenziale', come tale i suoi scioperi sono stati regolamentati secondo un modello di legge ad hoc. Se leggiamo quella legge 146/90, ci accorgiamo che gli accordi sottoscritti tra i suddetti sindacati e l'ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) sono a dir poco inqualificabili dal punto di vista della tutela del diritto di sciopero e della sua efficacia. Sono accordi che lasciano molto tranquilli i governi. Come si legge dall'accordo (ulteriore) del 2001, occorre che i sindacati attuino 'procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del comparto scuola'. Capite bene che l'interesse e il ruolo dei sindacati adesso non è più quello di scaldare la piazza, ma al contrario di raffreddarla, lo dicono chiaramente. Tale 'procedura di raffreddamento' deve essere intrapresa evidentemente prima dello sciopero. Ma cosa succede se scoppia lo stesso la protesta e lo sciopero è già in atto? Niente paura, l'accordo sottoscritto dai sindacati ha pensato anche a questo. Citiamo: 'devono intercorrere almeno 7 gg. tra l’effettuazione di uno sciopero e la “proclamazione” del successivo. Non possono essere effettuati scioperi a tempo indeterminato; non più di due giorni consecutivi'.
Tutto chiaro adesso? Ecco perché gli scioperi della scuola non hanno alcuna efficacia, il loro potenziale è stato disinnescato dai sindacati nel 1990 e nel 2001. Non rimane altro da fare che superare l'ostacolo dei sindacati e agire autonomamente, esattamente come fanno gli studenti, salvo poi oscurazione della visibilità di questi ultimi da parte dei sindacati, come sta avvenendo già da tempo.
Non ci sono più i sindacati di una volta, questo è chiaro. E anche i Cobas e tutti gli altri devono sottostare agli accordi dei confederati. Ragazzi, pensateci voi perché ai docenti è stata tappata la bocca. Coraggio!
Prossimo sciopero generale: 3 novembre 2010
Appello Cobas scuola
Normativa sciopero, legge 146/90
Il sospetto viene anche dal fatto che il governo, fino ad oggi, non ha dimostrato particolare insofferenza nei confronti dei sindacati che, anzi, sembrano stati graziati dagli abituali attacchi isterici del governo (come fa nei confronti della stampa e dei giudici). E se Berlusconi fino ad ora non si è lamentato moltissimo degli scioperi (qualche mugugno c'era stato, allorché aveva proposto lo 'sciopero virtuale', ricordate?), vuol dire che tutto sommato i sindacati stanno lavorando bene per lui, anche per lui. Vediamo di far luce in maniera più precisa e di capire il motivo di questa debolezza sindacale.
Negli anni in cui i governi potevano cadere anche per l'insofferenza del popolo, per le loro legittime proteste, i sindacati erano quelli che proclamavano scioperi di una o più settimane consecutive. Oggi nulla, si fa il solletico al governo. Spieghiamone il motivo 'tecnico'. Un accordo del 1990 tra i sindacati (cgil, cisl, uil, snals) e lo Stato prevede severe restrizioni in fatto di sciopero del settore scuola, poiché la scuola, con un'astuzia lessicale, è stata equiparata a un 'servizio pubblico essenziale', come tale i suoi scioperi sono stati regolamentati secondo un modello di legge ad hoc. Se leggiamo quella legge 146/90, ci accorgiamo che gli accordi sottoscritti tra i suddetti sindacati e l'ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) sono a dir poco inqualificabili dal punto di vista della tutela del diritto di sciopero e della sua efficacia. Sono accordi che lasciano molto tranquilli i governi. Come si legge dall'accordo (ulteriore) del 2001, occorre che i sindacati attuino 'procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del comparto scuola'. Capite bene che l'interesse e il ruolo dei sindacati adesso non è più quello di scaldare la piazza, ma al contrario di raffreddarla, lo dicono chiaramente. Tale 'procedura di raffreddamento' deve essere intrapresa evidentemente prima dello sciopero. Ma cosa succede se scoppia lo stesso la protesta e lo sciopero è già in atto? Niente paura, l'accordo sottoscritto dai sindacati ha pensato anche a questo. Citiamo: 'devono intercorrere almeno 7 gg. tra l’effettuazione di uno sciopero e la “proclamazione” del successivo. Non possono essere effettuati scioperi a tempo indeterminato; non più di due giorni consecutivi'.
Tutto chiaro adesso? Ecco perché gli scioperi della scuola non hanno alcuna efficacia, il loro potenziale è stato disinnescato dai sindacati nel 1990 e nel 2001. Non rimane altro da fare che superare l'ostacolo dei sindacati e agire autonomamente, esattamente come fanno gli studenti, salvo poi oscurazione della visibilità di questi ultimi da parte dei sindacati, come sta avvenendo già da tempo.
Non ci sono più i sindacati di una volta, questo è chiaro. E anche i Cobas e tutti gli altri devono sottostare agli accordi dei confederati. Ragazzi, pensateci voi perché ai docenti è stata tappata la bocca. Coraggio!
Prossimo sciopero generale: 3 novembre 2010
Appello Cobas scuola
Normativa sciopero, legge 146/90
6 commenti:
Abbiamo lasciato andare le cose troppo avanti ed ora anche protestare contro emerite caz......è diventato impossibile, pena manganellate anche se si dimostra pacificamente:
"Una manifestazione organizzata da studenti per protestare contro il progetto "Allenati per la vita", ideato dai ministri Gelmini e La Russa, è finita con alcuni giovani aggrediti dai Carabinieri. E il vicesindaco De Corato invoca l'intervento di Maroni per chiudere i centri sociali."
Eh già, a protstare son sempre e solo quelli dei centri sociali...."gentaccia" ehh!
Mietta
E c'è ancora gente che non crede che siamo in pieno fascismo. Sugli insegnanti calerà presto una mannaia ignobile, forse la più ignobile mai escogitata da questo governo contro l'essere umano. Ne parleremo.
Forse è da illusi sperare che cali una mannaia sulla testa di "questi"?..Hai visto, ora è indagato ufficialmente il presidente del senato, quello che il PD aveva invitato e che è stato spernacchiato più che giustamente...sempre dai giovani dei centri sociali, neh? Fusse ca' fusse che prima o poi rimangono imprigionati in una tagliola ben posizionata, perchè mi sembra che il limite si sia oltrepassato e già da lunga pezza.
Mietta
Le brutte bestie non si scannano tra loro. Le brutte bestie fanno patti di sangue. Le brutte bestie hanno tanti colori, ma son tutti della stessa razza ignobile.
Ma ricordati che quando il dittatore cade in disgrazia e mi pare che il piccolo cesare non è che ne stia venendo fuori tanto bene, le pugnalate arrivano e alle spalle! Speriamo, che debbo dire.....certo che bel quadretto, un premier con scheletri di mammut nell'armadio, Schifani presunto fiancheggiatore di mafia, ministri che hanno la rogna e gli italioti che sperano che vogliano o siano in grado di risolvere i loro problemi? Ahhh idioti!!!Ancora ieri le signore della Milano "bene" che difendevano mrB, bisognerebbe levar loro il voto per incapacità manifesta!
Mietta
ps. va a finire che mi fanno "a strisce" per quel che scrivo :-D
ahahah... no, tranquilla :-)
Anzi, volevo proprio chiederti se ti va di scrivere insieme a me un post facile facile. Se sì, scrivimi in privato che ne parliamo. Usa pure 'Email the autor' sotto il post. Se vuoi.
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