Quanta gente ormai si è resa conto dei disastri compiuti dal governo Berlusconi, delle false promesse, degli abominii sui più deboli, della bassezza morale, della corruzione assurta a sistema, delle connivenze, dei ricatti...
Domandiamoci allora perché tutto questo squallore e tutta questa violenza compiuta nei confronti dei cittadini sia potuta accadere. Attenzione, non è una domanda retorica e banale, infatti si potrebbe immediatamente rispondere affermando che tutto questo si è compiuto perché il personaggio Berlusconi possiede questo tipo di indole. Ma questo è vero solo in parte. Un personaggio dello stampo di Berlusconi non sarebbe mai stato in grado di resistere un solo giorno se le istituzioni non l'avessero accolto. Proprio così, cari signori, le istituzioni dello Stato accolgono questo tipo di gente e questo tipo di 'politica'. E non ce ne stupiamo. E non stupitevi neanche voi, cari lettori, perché è proprio questo lo Stato. Anzi, diremo di più, questo è il vero e unico volto dello Stato che oggi è emerso in tutto il suo squallore. Con Berlusconi lo Stato si è svelato. E ci voleva un Berlusconi a far capire anche ai meno attenti che il vero volto dello Stato è un mostro che vive di corruzioni e di soprusi ai danni dei cittadini. Siamo di fronte a una verità svelata e chi non se ne rende ancora conto è spacciato per sempre (e fa male agli altri).
Se per alcune persone era ancora lecito nutrire dubbi circa la presunta bontà dello Stato, oggi quelle persone possono rendersi conto che il loro 'buono Stato' è stato in grado di accogliere e pascere una simile mostruosità. Ciò è avvenuto proprio perché Berlusconi è stato riconosciuto dallo Stato, poiché composto della stessa orribile materia. Berlusconi è il frutto dello Stato, ma anche il fruitore massimo dello stesso. E se le istituzioni statali hanno garantito la già troppo lunga vita politica di un simile personaggio, allora è certo che non esiste differenza alcuna tra il governo e lo Stato (e non importa se quest'ultimo sia regolato secondo una repubblica o secondo una monarchia, sono facce della stessa medaglia).
Il capo dello Stato è stato coerente nel firmare le leggi ad personam. Il ruolo dello Stato, infatti, non è proteggere il cittadino, ma le sue stesse istituzioni! E questa coerenza si è espressa varie volte, in mille altre occasioni.
Ci è possibile osservare il volto brutale dello Stato: la polizia non difende i cittadini, ma li massacra, i ministeri hanno distrutto -a volto finalmente scoperto- la scuola, la ricerca, il diritto al lavoro, il diritto di espressione, l'associazionismo solidale, la tutela degli anziani e tutti quegli strumenti che potevano dare una parvenza (sottolineiamo parvenza) di garanzia sociale, quella che lo Stato chiama 'democrazia'. Ma che democrazia?! Lo Stato è sempre un'oligarchia!
Prima di Berlusconi, lo Stato poteva ancora mascherarsi e far finta di dimostrare di essere dalla parte del cittadino, in molti sono caduti nella trappola, ma oggi quella trappola è ben visibile e chi ci mette il piede dentro è uno stolto. Queste persone che governano non hanno mai saputo camuffare gli orrori e le violenze, al contrario, senza alcun ritegno, hanno inferto colpi violentissimi al cittadino, dichiarandogli palesemente guerra. E quei goffi tentativi di giustificare le loro malvagità sono sempre state maschere posticce indossate a sipario aperto, sul proscenio e ben illuminate, dove il pubblico pagante e votante vede tutto, ogni trucco. Questa gente al governo non ha neppure saputo utilizzare le astuzie dei predecessori, perché forti dell'azione mediatica che essi controllano, hanno confidato nell'opera di convincimento televisivo usando scopertamente tutta l'arroganza che è loro propria, che è quella dello Stato. E lo Stato si compiace di questi suoi figli.
Come si fa ancora a credere in uno Stato patrigno? Nelle istituzioni putrefatte di corruzione? Nei governi che sono -per loro stessa natura- violenza e oppressione? Mentre prima di Berlusconi qualcuno poteva ancora credere che lo Stato facesse davvero la lotta alla mafia, oggi è chiarissimo che la vera mafia è lo Stato. Guardateli, hanno tutti il volto scoperto, sono lì, sono le istituzioni.
E nella sua brutalità, è più coerente e sincero uno Stato rivelato come questo, rispetto a uno Stato che si inzuppa la lingua nella parola democrazia e con questa inganna i cittadini. Ogni Stato è dittatura. Oggi tutti se ne sono accorti. Ci sarebbe da ringraziare Berlusconi. Ora non resta altro da fare che scegliere:
Domandiamoci allora perché tutto questo squallore e tutta questa violenza compiuta nei confronti dei cittadini sia potuta accadere. Attenzione, non è una domanda retorica e banale, infatti si potrebbe immediatamente rispondere affermando che tutto questo si è compiuto perché il personaggio Berlusconi possiede questo tipo di indole. Ma questo è vero solo in parte. Un personaggio dello stampo di Berlusconi non sarebbe mai stato in grado di resistere un solo giorno se le istituzioni non l'avessero accolto. Proprio così, cari signori, le istituzioni dello Stato accolgono questo tipo di gente e questo tipo di 'politica'. E non ce ne stupiamo. E non stupitevi neanche voi, cari lettori, perché è proprio questo lo Stato. Anzi, diremo di più, questo è il vero e unico volto dello Stato che oggi è emerso in tutto il suo squallore. Con Berlusconi lo Stato si è svelato. E ci voleva un Berlusconi a far capire anche ai meno attenti che il vero volto dello Stato è un mostro che vive di corruzioni e di soprusi ai danni dei cittadini. Siamo di fronte a una verità svelata e chi non se ne rende ancora conto è spacciato per sempre (e fa male agli altri).
Se per alcune persone era ancora lecito nutrire dubbi circa la presunta bontà dello Stato, oggi quelle persone possono rendersi conto che il loro 'buono Stato' è stato in grado di accogliere e pascere una simile mostruosità. Ciò è avvenuto proprio perché Berlusconi è stato riconosciuto dallo Stato, poiché composto della stessa orribile materia. Berlusconi è il frutto dello Stato, ma anche il fruitore massimo dello stesso. E se le istituzioni statali hanno garantito la già troppo lunga vita politica di un simile personaggio, allora è certo che non esiste differenza alcuna tra il governo e lo Stato (e non importa se quest'ultimo sia regolato secondo una repubblica o secondo una monarchia, sono facce della stessa medaglia).
Il capo dello Stato è stato coerente nel firmare le leggi ad personam. Il ruolo dello Stato, infatti, non è proteggere il cittadino, ma le sue stesse istituzioni! E questa coerenza si è espressa varie volte, in mille altre occasioni.
Ci è possibile osservare il volto brutale dello Stato: la polizia non difende i cittadini, ma li massacra, i ministeri hanno distrutto -a volto finalmente scoperto- la scuola, la ricerca, il diritto al lavoro, il diritto di espressione, l'associazionismo solidale, la tutela degli anziani e tutti quegli strumenti che potevano dare una parvenza (sottolineiamo parvenza) di garanzia sociale, quella che lo Stato chiama 'democrazia'. Ma che democrazia?! Lo Stato è sempre un'oligarchia!
Prima di Berlusconi, lo Stato poteva ancora mascherarsi e far finta di dimostrare di essere dalla parte del cittadino, in molti sono caduti nella trappola, ma oggi quella trappola è ben visibile e chi ci mette il piede dentro è uno stolto. Queste persone che governano non hanno mai saputo camuffare gli orrori e le violenze, al contrario, senza alcun ritegno, hanno inferto colpi violentissimi al cittadino, dichiarandogli palesemente guerra. E quei goffi tentativi di giustificare le loro malvagità sono sempre state maschere posticce indossate a sipario aperto, sul proscenio e ben illuminate, dove il pubblico pagante e votante vede tutto, ogni trucco. Questa gente al governo non ha neppure saputo utilizzare le astuzie dei predecessori, perché forti dell'azione mediatica che essi controllano, hanno confidato nell'opera di convincimento televisivo usando scopertamente tutta l'arroganza che è loro propria, che è quella dello Stato. E lo Stato si compiace di questi suoi figli.
Come si fa ancora a credere in uno Stato patrigno? Nelle istituzioni putrefatte di corruzione? Nei governi che sono -per loro stessa natura- violenza e oppressione? Mentre prima di Berlusconi qualcuno poteva ancora credere che lo Stato facesse davvero la lotta alla mafia, oggi è chiarissimo che la vera mafia è lo Stato. Guardateli, hanno tutti il volto scoperto, sono lì, sono le istituzioni.
E nella sua brutalità, è più coerente e sincero uno Stato rivelato come questo, rispetto a uno Stato che si inzuppa la lingua nella parola democrazia e con questa inganna i cittadini. Ogni Stato è dittatura. Oggi tutti se ne sono accorti. Ci sarebbe da ringraziare Berlusconi. Ora non resta altro da fare che scegliere:
- Votare per le destre, quindi per uno Stato dittatoriale palese (lato A della medaglia).
- Votare per le sinistre, quindi per uno Stato dittatoriale mascherato (lato B della medaglia).
- Non votare e optare per una vera politica del cittadino per il cittadino. (Libertà).
PS. Prima di dire che la terza ipotesi è utopia (i soliti 'bla bla' recitati a memoria senza neanche conoscere), è opportuno studiare davvero l'anarchismo. Nella colonna a destra trovate un banner dal titolo 'Ti spiego l'anarchia'. Buono studio, anche se sappiamo che non lo leggerete mai. Ma almeno il capitolo tre...
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