giovedì 6 gennaio 2011

Emergenza nazionalismo. Siamo tutti razzisti

La questione è seria e drammatica. In tutto il mondo, coloro che governano gli apparati dello Stato stanno costruendo la politica dell'antifratellanza. Ogni Stato sta obbligando i cittadini a imparare la discriminazione sociale. Lo si fa con la politica del terrore. I bimbi stanno crescendo con l'idea che qualcuno è inferiore a loro (per cultura, per colore, per religione, per condizione sociale...) e che questo qualcuno non bisogna proprio tollerarlo. Tutti i bambini di tutti gli Stati stanno imparando questa stessa cosa e nel mondo sono in preparazione varie guerre. Ma non sono soltanto i bambini a imparare l'antifratellanza, già oggi ci sono adulti che hanno fagogitato e metabolizzato la politica dello Stato e sono favorevoli al separatismo, alla discriminazione, al razzismo: sono le destre, anzi, permetteteci, è la destra, perché di destra ce n'è una sola, da sempre, così come la sinistra. Non possono esistere idee monche, o si è razzisti o non lo si è. Punto! Ogni Stato è fascista in nuce, a prescindere dai governi.
Forse voi lettori italiani non lo sapete ancora, ma in Grecia esiste persino un ministro 'alla protezione dei cittadini', si chiama Christos Papoutsis, e se dobbiamo tradurre il suo ruolo, spiegarne la funzione, dovremmo far riferimento al quel 'ministro della paura' inventato da Antonio Albanese. Solo che in Grecia è tutto vero. In Grecia si vuol costruire un muro al confine con la Turchia lungo 206 Km, simile a quello che già esiste tra USA e Messico (nella foto), ma diremmo anche simile ai numerosi altri muri nel mondo. I greci non vogliono i turchi, li disprezzano. No, sbagliato, diciamo meglio: lo Stato greco non vuole i turchi! Semmai i cittadini greci sono stati convinti dal loro Stato e da Christos Papoutsis che i turchi sono cacca. Però lo Stato greco dice ai suoi cittadini che possono stare tranquilli, perché c'è lo Stato che vigila su di loro, ci sono i soldati, non importa se non ci sono soldi per mangiare, l'importante è spendere miliardi per il muro, per le apparecchiature sofisticate di controllo e per i militari che quel muro lo dovranno presidiare 24 ore al giorno. Questo è ciò che conta. La destra esulta mentre la gente muore di fame. E l'Europa avrà il suo muro, non solo fisico, ma anche mentale, costruito nella testa dei cittadini. Le costituzioni? Le carte dei diritti? Ma ancora credete a queste panzane di Stato?
Lo Stato è un sistema articolato di quadri di comando, dove uomini vengono pagati lautamente per controllare e normalizzare i cittadini, indirizzarli, governarli, punirli, illuderli. Illuderli di cosa? Intanto che lo Stato è necessario e che è l'unica forma possibile di coesistenza, poi... che un Stato è tale perché si riconosce in una lingua e in un territorio, il quale deve necessariamente essere circoscritto, ben definito da confini. E non si possono lasciare sguarniti i confini, bisogna difenderli, altrimenti che confini sarebbero? Ma difenderli da chi? Dallo Stato accanto. Capite la tensione intrinseca che c'è in questi concetti? Là dove ci sono Stati, c'è sempre un'idea di conflitto tra popoli. Ma i confini devono essere difesi da soldati, è ovvio, quindi è più utile spendere in armamenti e far credere che lo Stato accanto sia un pericolo, che la gente accanto sia diversa, pericolosa, inferiore, cacca! Signori, questi concetti rappresentano le cause principali alla base delle guerre.
Lo Stato, già solo come idea, è la causa di ogni guerra. Se non ci fossero gli Stati non ci sarebbero guerre. Finché avremo in testa l'idea di Stato, di confini, di soldati a loro tutela, avremo anche nella coscienza il concetto predigerito di guerra e di razzismo. Siamo perciò tutti razzisti, potenzialmente. Anche coloro che si considerano fratelli di tutti gli stranieri, finché avranno in testa l'idea di Stato sono dei potenziali nemici di quegli stessi fratelli. E' gioco forza. Chi accetta in sè lo Stato, accetta di essere nemico di qualcuno, anche inconsapevolmente. E' così che la gente va in guerra e poi, sul campo di battaglia, in qualche momento di lucidità, si chiede stupita il motivo per cui si trova lì a combattere.
Gli Stati vanno aboliti, così come tutti i governi. Gli uomini e le donne devono tornare ad essere * liberi, anzitutto nella testa!

*
un giorno scriveremo il motivo per cui abbiamo scritto 'devono tornare ad essere'.

Il muro tra Grecia e Turchia

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19 commenti:

B22 ha detto...

Ciao,

Ho iniziato a leggerti ieri, mi piace il tuo blog, dá spunti interessanti.

Riguardo a questo post, sono in parte d'accordo con quello che hai scritto. Non sono d'accordo su "Lo Stato, giá solo come idea, é causa di ogni guerra", dato che l'uomo si fa le guerre da ben prima che il concetto di stato esistesse, ma forse dipende da come definisci tu lo Stato.

B22 ha detto...

Ciao,

Ho iniziato a leggerti ieri, mi piace il tuo blog, dá spunti interessanti.

Riguardo a questo post, sono in parte d'accordo con quello che hai scritto. Non sono d'accordo su "Lo Stato, giá solo come idea, é causa di ogni guerra", dato che l'uomo si fa le guerre da ben prima che il concetto di stato esistesse, ma forse dipende da come definisci tu lo Stato.

coscienza critica ha detto...

Ciao. Grazie per leggerci, B22. E' nostra usanza scrivere sulla base di precisi riferimenti, naturalmente finché questo ci è possibile. Per questo motivo, l'affermazione sulla quale tu muovi un disappunto è invece una informazione corretta. Possiamo affermare con assoluta sicurezza e serenità che le popolazioni antecedenti la formazione degli Stati erano tutte pacifiche. Ovviamente queste informazioni sono state tutte censurate e non esistono sui libri di scuola. Se avrai modo di seguirci anche in futuro, spiegheremo meglio questo argomento e, siamo sicuri, questo sarà motivo di stupore per molti, nonché forte spunto per prendere in considerazione l'anarchismo come soluzione alternativa alla 'democrazia' e alla dittatura. A presto.

B22 ha detto...

"E' nostra usanza scrivere sulla base di precisi riferimenti"

Potresti darmi un riferimento sulla tua tesi? Voglio dire, dopotutto anche gli animali della stessa specie combattono tra di loro per la territorialitá, e dopotutto le tribú che esistevano prima degli stati combattevano tra loro per gli stessi motivi.

I conflitti (guerre) esistono quando ci sono dei contrasti, poi se é uno stato che "controlla" questi conflitti o no.. beh secondo me non ha troppa differenza per quanto riguarda quello che hai scritto in questo post. Le motivazioni delle guerre sono sempre le stesse: risorse, potere, interessi. Certo, forse (forse) se gli stati non ci fossero allora ci sarebbero meno guerre, ma non credo che si possa affermare ció. Quello che bisogna cambiare é la "gestione" o "visione" di stato. L'uomo é un mammifero, e come tutti i mammiferi (se non sbaglio) siamo animali sociali, quindi il gruppo e la sua gestione sono proprietá intrinseche.

coscienza critica ha detto...

Prima dici che gli animali combattono tra loro (ma ti sei mai posto la domanda se tra gli animali ce ne sono alcuni che impongono agli altri di combattere?), poi che siamo animali sociali. Allora bisogna mettersi d'accordo: la specie umana è nata per autodistruggersi o per autoconservarsi? Noi crediamo nell'autoconservazione della specie. E non è certo lo Stato che garantisce questa conservazione, tutt'altro!
I tuoi commenti sono supportati da sole ipotesi o da conoscenze distorte (che lo Stato ha voluto distorcere). Come dicevamo, se avrai modo di seguirci, parleremo e risponderemo sulla questione su basi oggettive e scientifiche. Non solo tu, poi, dovrai ricrederti. Ma finché non ti liberi dei pregiudizi sullo Stato e sull'Anarchia, farai di tutto pur di non ammettere neanche a te stesso l'evidenza e troverai mille scuse (è un'autodifesa anche comprensibile). Per questo motivo abbiamo deciso di non dare spiegazioni nei commenti (dato che sei 'nuovo', con te ci dilunghiamo un po'), noi scriviamo solo i post e non obblighiamo nessuno a crederci. Chi invece nei post vuole trovarci spunti di riflessione, tanto meglio per tutti. Chi ci conosce da tempo sa che di noi può fidarsi.

B22 ha detto...

Provo a riformulare

Quello che volevo dire é che combattere é nella natura degli animali, e noi siamo animali. Quindi anche se eliminassimo gli Stati non vorrebbe dire che elimineremmo anche le guerre.

Sono d'accordo anch'io che il modo in cui gli stati ci governano portino alle guerre, niente di piú vero, dato che il loro obbiettivo é il controllo, l'interesse e il potere. Peró vedi, io credo che la causa di tutto sia il fine (interessi, potere ecc) piuttosto che il mezzo (lo Stato inteso come societá)

non so se mi sono spiegato.. cmq come ogni altra cosa che leggo in giro, non la scarto a priori (altrimenti non la leggerei hehe) ma ne traggo spunto per valutare ecc.

coscienza critica ha detto...

Eppure ti assicuro che grandi ed evolute società pacifiche sono esistite, per millenni, proprio perché senza Stato.
L'individuo coltiva i conflitti, solo se cresciuto in un contesto conflittuale.

Ilenia Gennari ha detto...

Aaah, che baggianata, il razzismo.

Le culture del mondo sono così belle da scoprire...
Ognuno di queste ha i suoi pregi e i suoi difetti, convincere che le altre culture sono fatte solo da difetti, affermando di possedere una cultura di soli pregi, è la base del razzismo.

Ogni cultura ha difetti, perché è la sintesi del pensiero delle persone che la vivono. E le persone sono imperfette, non si scappa.

Comunque concordo sulla faccenda dello stato, ma solo in parte.
Gli stati sono nati dall'incapacità di trovare un accordo tra la gente. Ogni stato esiste perché vuole avere regole diverse dagli altri.
Ma di per sé non è del tutto negativo possedere linee di confine.
Non dev'essere una priorità, ecco. Ma solo un'utilità per sapere dove ci troviamo geograficamente.


Solo quando l'uomo capirà che le leggi devono essere fatte per preservare il rispetto fra gli individui, O MEGLIO, quando il rispetto per gli altri è l'unica e VERA legge, allora le cose andranno meglio.
Ma lo devono capire. Devono sentire questo valore come proprio.

Forse solo allora le guerre e i monarchi non ci saranno più, perché già solo arrecarsi il diritto di decidere la vita degli altri è una grave mancanza di rispetto.

coscienza critica ha detto...

@ Shishitsu
Gli stati sono nati dall'incapacità di trovare un accordo tra la gente? E una supposizione, spero, perché ciò che dici è falso, in realtà lo Stato è nato da ben altri fattori, tutti legati alla guerra e alla sottomissione. Una volta anche io la pensavo come te/voi ('pensavo', appunto, supponevo, oppure mi rifacevo a ciò che avevo letto sui libri... di Stato, pieni di censure), poi mi sono fatto venire dei dubbi, ho cominciato ad approfondire, a cercare meglio nelle biblioteche e negli archivi storici, sono giunto anche allo studio dei padri dell'anarchismo... E alla fine ho capito qualcosa in più. Di sicuro ho capito che non devo più supporre nulla su questi argomenti, ho il quadro ben chiaro. Quando leggo i vostri commenti, rivedo me stesso anni fa e perciò so che anche tu -come me allora- sei legata a stereotipi che non ti fanno ampliare la visione, non ti fanno essere elastica. Non te ne faccio una colpa, ovvio, ma non rinchiuderti in vecchi schemi mentali, se puoi. Perciò anche a te dico di seguire questo blog, perché spero presto di scrivere articoli che confutano totalmente la tua affermazione di cui al primo rigo di questo commento.

anemophile ha detto...

Sono d'accordo con l'idea espressa da questo post, ma ho un dubbio ogni volta che si parla di sopprimere un'istituzione ben radicata: e se si finisse come in Animal Farm? Pensate ci sia un modo per evitarlo?
In ogni caso, buon lavoro :) ciao!

coscienza critica ha detto...

Il fatto che lo Stato sia un'istituzione ben radicata, non dà alcuna garanzia della sua bontà. Anzi, proprio perché è così radicato, io mi porrei delle domande in merito.
Al di là delle sceneggiature, delle narrative, dei meri pensieri, posso soltanto dire che l'anarchismo si è REALIZZATO. Punto. E a spazzarlo via sono state le armi dei vari governi, di destra e di sinistra, che hanno riportato lo Stato.

(ma chi non vuol sentire non sente, come sempre. Questo vale per tutti)

Ilenia Gennari ha detto...

Ah, scusa, sì. Era una supposizione.

Sono curiosa, perché sono nati gli stati?

coscienza critica ha detto...

Shishitsu, ormai sono quasi al termine dei miei studi sull'argomento. Poi farò un post specifico. Roba da far impallidire qualsiasi sostenitore dello Stato (e infatti l'argomento è ben tenuto nascosto, anche se negli anni '60 si era alzato un polverone tra esperti). E' chiaro che gli anarchici non hanno bisogno di prove per dimostrare la validità dell'ideale anarchico, ma questi studi possono far ricredere quelli che vogliono prove in merito a una società senza Stato.
Nonostante questo, so già che di fronte a cotante prove, chi non vuole sentire non sente lo stesso. Si tratta di paura della propria coscienza. Come nasce lo Stato? Vedrai... Intanto, se può consolarti un po', se cerchi nel blog (con l'apposito strumento) la frase 'come nasce lo Stato', ti trovi in un post dove c'è Gaber che lo spiega, ma non tocca il punto focale e originario.
Stay tuned

Dario ha detto...

"Gli Stati vanno aboliti, così come tutti i governi. Gli uomini e le donne devono tornare ad essere liberi, anzitutto nella testa!"

"Devono tornare liberi" perché un tempo lo sono stati, e lo sono stati per molti secoli e/o Millenni, fino a quando, un giorno ...

Penso sia stato un giorno ben preciso, secoli o millenni fa, non ho prove per avvallare questa strampalata teoria, tuttavia sento che è stato così.

Ma se la natura dell'Uomo è essere libera, l'Uomo tornerà ad essere libero.
Prima o poi.

Ciao
Dario.

Dario ha detto...

“Se non hai confini in testa, non hai confini attorno.“, ho sentito dire qualche anno fa da qualche parte.

Siccome invece di confini attorno ne abbiamo una quantità considerevole, per giustificare la loro esistenza, occorre fare in modo che le persone abbiano quanti più confini in testa.

Ed ecco che gli Stati, che per esistere devono per forza possedere confini attorno, si danno da fare per generare questi “confini” nelle menti del loro Popolo.

Così capita che in tutto il mondo, gli Stati alimentino in ogni modo, proprio come dici tu, la discriminazione sociale e razziale.

Grazie Coscienza Critica, ho pubblicato il tuo articolo sul mio blog, spero di non aver violato qualche tua regola, in caso contrario avvisami.
Ciao
Dario

coscienza critica ha detto...

Dario, riguardo alla copia dei post, non è una mia regola (ci tengo a dirlo), ma è buona norma comune, soprattutto adesso che google ha cambiato metodo di indicizzazione. Ma a parte questo, che senso ha copiare i post altrui? Questo dimostra tante cose, anche il fatto di non saper usare un briciolo di creatività. E mi rivolgo anche a quelli che ti copiano tutto l'articolo e alla fine mettono il link alla fonte... ma che senso ha mettere il link alla fonte dopo che uno si è letto tutto l'articolo? Non prendiamoci in giro. Allora è opportuno:
1) cambiare il titolo
2) cambiare il testo (inventarselo, se uno non è capace, che non faccia il blogger)
3) link alla fonte

Anche il pezzetto che hai ricopiato tu può arrecare danno. Tu hai le capacità di scrivere, usale. Se ad esempio io volessi spingere qualcuno a leggere qualcosa nel tuo blog, non copio certo il tuo articolo (o parte di esso), ma scriverei qualcosa di accattivante per far morire di curiosità il lettore e farlo andare sulla tua pagina.

Insomma, i tre punti citati sopra sono chiari. Chi non li segue fa solo guai agli altri e all'informazione. Questo è quanto.

Detto ciò, la corrispondenza che fai tra confini fisici e mentali è assolutamente vera. Bisogna fare in modo di far crescere i bambini di oggi e di domani in contesti liberi. Perciò noi anarchici vogliamo costruire una società degna di essere vissuta da tutti, senza confini fisici, nè mentali.
Ciao

Dario ha detto...

Grazie dei suggerimenti, che ritengo validi e giusti.
Cercherò il più possibile di rieditare i testi che mi piacciono e che sento veritieri, e perciò giusti da divulgare.
A presto.
Dario.

coscienza critica ha detto...

Bravo Dario. Con il ringraziamento mio :-)

Anonimo ha detto...

Fammi capire, per te lo stato nasce come lo descrive il pensiero di Hegel?
E vuoi dire che vivevamo gia' dentro MATRIX?
Gius&pp&

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