- Che avete fatto a scuola oggi?
- Matematica, Educazione Fisica... poi abbiamo letto l'inno di Mameli.
- Ti è piaciuto l'inno?
- Sì è bello.
- ma l'insegnante ve lo ha spiegato?
- Sì.
- Ed è bello?
- Per me sì.
- Posso farti qualche domanda?
- (fa spallucce) Va bene.
- Sai la parte che dice 'dov'è la vittoria..?'
- Eh!
- Secondo te, chi è che cerca la vittoria?
- (Pensa) L'Italia?
- Esatto. Ma cercare la vittoria, secondo te, non vuole forse dire che bisogna vincere su qualcun altro?
- Eh sì!
- E chi dovrebbe essere questo 'qualcun altro'? Contro chi dovremmo vincere?
(pensa e comincia a capire)
- Coraggio, contro chi dovremmo vincere?
- (Titubante) Gli altri popoli?
- Esatto. E come fai a vincere su un altro popolo?
- Faccio la guerra.
- Fai la guerra a un altro popolo? Ma non ti hanno insegnato a scuola che siamo tutti uguali, tutti esseri umani?
- Sì.
- Non avete mai fatto il disegno del mondo con tutti i bambini intorno che si dànno la mano?
- Sì.
- E ti piace fare la guerra a un altro popolo?
- No.
- E adesso ti piace l'inno nazionale?
- No.
(I bambini capiscono l'anarchia meglio degli adulti, e spesso meglio degli insegnanti e... di qualcun altro).
- Matematica, Educazione Fisica... poi abbiamo letto l'inno di Mameli.
- Ti è piaciuto l'inno?
- Sì è bello.
- ma l'insegnante ve lo ha spiegato?
- Sì.
- Ed è bello?
- Per me sì.
- Posso farti qualche domanda?
- (fa spallucce) Va bene.
- Sai la parte che dice 'dov'è la vittoria..?'
- Eh!
- Secondo te, chi è che cerca la vittoria?
- (Pensa) L'Italia?
- Esatto. Ma cercare la vittoria, secondo te, non vuole forse dire che bisogna vincere su qualcun altro?
- Eh sì!
- E chi dovrebbe essere questo 'qualcun altro'? Contro chi dovremmo vincere?
(pensa e comincia a capire)
- Coraggio, contro chi dovremmo vincere?
- (Titubante) Gli altri popoli?
- Esatto. E come fai a vincere su un altro popolo?
- Faccio la guerra.
- Fai la guerra a un altro popolo? Ma non ti hanno insegnato a scuola che siamo tutti uguali, tutti esseri umani?
- Sì.
- Non avete mai fatto il disegno del mondo con tutti i bambini intorno che si dànno la mano?
- Sì.
- E ti piace fare la guerra a un altro popolo?
- No.
- E adesso ti piace l'inno nazionale?
- No.
(I bambini capiscono l'anarchia meglio degli adulti, e spesso meglio degli insegnanti e... di qualcun altro).
6 commenti:
Bellissimo post!
Merito del pargolo :-)
Perchè hanno ancora spazi non contaminati dalle bugie e dalle mezze verità degli adulti nella mente, spazi che usano per la fantasia e per il gioco.Spazi che perderanno grazie a noi, se non porremo attenzione.
@ Aries
Infatti! Ecco perché Giorgio Gaber scriveva la canzone 'non insegnate ai bambini'.
Ciao
Il post è molto suggestivo e brillante, però vorrei esprimere un'opinione personalissima per carità! Non dobbiamo dimenticarci le radici del nostro inno, scritto in un momento critico, di conflitto e per l'appunto guerra...come tutti sappiamo. Molti inni nazionali hanno un'origine marziale che in tempo di pace andrebbe reinterpretata come unità e coesione....poi è vero le tue parole sottolineano la contraddizione che però non è irrisolvibile.
Là dove ci sono conflitti, lo Stato dà il peggio di sé. Gli inni sono nati per esaltare le presunte identità superiori degli gli Stati, delle Nazioni, delle bandiere, a prescindere dal momento storico e dalle vicissitudini belliche. Per conseguenza, ogni inno è una propaganda di morte e un annuncio di razzismo. Quando ci sarà un solo inno per tutti i popoli liberi del mondo, allora il suo testo non avrà alcun motivo di contenere messaggi sanguinari e razzisti.
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