martedì 14 settembre 2010

Il peschereccio mitragliato fa parte di una strategia molto pericolosa

Se è vero che la flotta di pescherecci mazaresi è sempre stata oggetto di atti pirateschi soprattutto da parte della Tunisia (chi vi scrive ne sa più di qualcosa), è anche vero -da quanto ci risulta- che è la prima volta che a bordo delle motovedette si trovano militari italiani. Questo è il primo punto da non sottovalutare in alcun modo. Quei militari della finanza italiana a bordo della motovedetta libica non erano lì per caso o per chissà quale altro motivo possa raccontarvi la tv. La verità potrebbe essere un'altra e, con ogni probabilità, si tratta di una verità che fa parte degli accordi tra Berlusconi (Bossi) e Gheddafi e che rimarrà nascosta negli archivi come i tanti segreti di Stato. Noi qui faremo luce su una sciagurata strategia di governo, tesa a minare dalle fondamenta quel che resta del concetto di convivenza civile nel nostro Paese.
Altro punto da considerare, ovviamente, è la motovedetta libica che, in verita, è italiana. Riuscite già a comporre il puzzle? Insomma, questa storia deve essere letta partendo dagli elementi italiani (offensivi) che si configurano come grimaldello per aprire le porte dell'odio razziale. Sì, perché la strategia del governo è quella di diffondere un odio tra civiltà, lo stesso odio che la Lega sta seminando da anni, ma che fino ad ora non ha scalfito le note intemperanze degli islamici. Fino ad ora, appunto.
Il peschereccio 'Ariete' fa parte della flotta di Mazara del Vallo (Trapani). Se consideriamo che la comunità di Mazara del Vallo è un bellissimo esempio di integrazione e di convivenza civile (ne parlavamo tempo fa), dobbiamo quantomeno nutrire dei sospetti circa tutta questa vicenda. A Mazara del Vallo, infatti, gli islamici non sono più una comunità dentro un'altra comunità, essi fanno parte integrante della città, la vivono, ci lavorano, producono, rispettano e sono rispettati. I bambini italiani e quelli tunisini frequentano le stesse scuole, nelle stesse aule, giocano insieme per la strada, imparano reciprocamente la lingua, non si fanno problemi e non si lasciano traviare da stupide propagande razziste. E attenzione adesso: la maggior parte dei pescatori imbarcati sui pescherecci di Mazara sono tunisini e islamici.
Questo è un modello esemplare, certamente costruito nel tempo non senza problemi, e per il governo Berlusconi-Bossi potrebbe rivelarsi pericoloso, se diffuso. E' un modello da distruggere? Probabile, ma non è ancora questa la strategia criminale del governo, c'è di più.
Immaginate adesso di essere voi un islamico: vivete in Italia con tutte le difficoltà cagionate dal governo. Conoscete i Cie, sapete che basta un niente per essere definiti 'clandestini'. Non potete negare di avere in corpo e nell'anima tanto dolore e tanta rabbia per questo razzismo propagandato con slogan populisti. Vedete la gente che abbocca alle menzogne e che vi guarda con sospetto, vi fa mille angherie, anche di tipo psicologico. Ma voi che siete più intelligenti e coscienziosi siete anche disposti a passarci sopra, a resistere. Già, ma fino a quando? Forse fino a quando una motovedetta italiana, con a bordo sei finanzieri italiani, non spara ad altezza uomo sui marinai islamici che lavorano su un peschereccio di Mazara. E' ciò che è accaduto.
Lo scopo allora è quello di fomentare l'odio razziale non più negli italiani, ma negli islamici (che fino ad oggi si sono dimostrati molto più coscienti e pacifici degli italiani). Al governo manovrato dalla Lega serve perciò una scintilla per far scoppiare l'incendio dell'odio islamico contro gli italiani. Abominevole? Certo, ma non potremmo stupircene, ormai.
Lanciamo un appello al popolo islamico, al fine di non cadere nel tranello, di non rispondere alle stupide minacce, di lasciarle cadere nel vuoto, perché ogni governo razzista merita indifferenza. Crediamo che l'intelligenza del popolo islamico saprà emergere, anche perché lui, il popolo islamico, non ha ancora (per fortuna) la testa zeppa di propaganda televisiva.

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6 commenti:

Zret ha detto...

Un'altra losca storia...

Ciao

coscienza critica ha detto...

Di onesto c'è rimasto ben poco, ormai. Ciao.

LUIS (Luigi Racioppi) ha detto...

Strategia di regime...
speriamo che non cadano nello schifoso tranello.

Anonimo ha detto...

E se alla fine gli islamici si incazzassero? Ci farebbero a strisce! Ma questi sono dei barbari e non finiremo mai di dirlo...ma non basta,occorre trovare il modo di contrastarli e solo l'Europa ci potrebbe aiutare. Vedi come stanno dando addosso a Sarkozy per la sua decisione di mandar via i rom dalla Francia?
Non so se riusciremo ad uscire da questa melma anzi un liquame maleodorante perchè il razzismo sta attecchendo sin troppo bene, mentre gli italiani erano generalmente ritenuti tolleranti (a parte al nord nei confronti dei "cafoni" meridionali partiti con la valigia di cartone in cerca di lavoro!).
Mietta

coscienza critica ha detto...

E' anche probabile che una Rivoluzione in Italia sia possibile solo grazie agli islamici, e non per una questione religiosa, ma per le miserevoli condizioni anche psicologiche a cui sono sottoposti. Già uno sciopero dei migranti c'è stato.

mrs.J - Immondo piccolo ha detto...

io credo profondamente da tempo che questo paese potrà essere salvato solo da "estranei al passato".
perchè non hanno ancora la testa zeppa di propraganda punto.

.

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