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giovedì 4 aprile 2013

Napolitano e il generatore automatico di frasi retoriche

 Era il 1977, e il giornale satirico 'il Sale' sfotteva la vuota retorica istituzionale incarnata già allora da Napolitano, che al convegno comunista su 'operaismo e centralità operaia' l'aveva usata magistralmente per non dire assolutamente nulla. Così il giornale proponeva questo generatore di frasi 'ad minchiam', che hanno la misteriosa facoltà -oggi più di ieri- di far dire alla ggente 'ma come parla bene, si vede proprio che è uno serio, quasi quasi lo voto'.

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domenica 11 novembre 2012

Il loro turno è finito


 

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venerdì 4 novembre 2011

Plotone clownesco saluta i militari a Trieste (videos)

Sono i ragazzi di Occupytrieste, oggi 4 novembre 2011, che in questo modo hanno affermato il loro NO (ma anche il nostro) a tutte le parate militari. Se ogni Stato si riconosce nelle forze armate, questo dovrebbe far riflettere sul vero regime che regna all'interno di ogni confine artificiale nazionale. Bravi ragazzi.





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mercoledì 15 giugno 2011

Lo chiamano onorevole, li chiamano onorevoli

Non spenderemo molte parole per questo vile figuro. Solo poche righe. Bastano e avanzano.
Quando la Natura mise mano al suo progetto evolutivo, oltre alle meraviglie sparse nell'Universo produsse inevitabilmente rifiuti, scarti, sterco, pezzi di brunetta che in qualche parte del pianeta dovevano pur essere stoccati (allungate voi il racconto, se volete).

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mercoledì 30 marzo 2011

Prossimamente a Forum

Un lampedusano racconta che sull'isola c'è lavoro per tutti, l'ospedale è efficiente e i collegamenti con la Sicilia sono raddoppiati grazie ad aliscafi superconfort. Tutto merito di Berlusconi.

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venerdì 25 marzo 2011

Comunicato importante dal governo italiano

I problemi che attanagliano il popolo italiano preoccupano seriamente Berlusconi e i suoi ministri, perciò il sito del governo fa sapere quanto segue (clicca sull'immagine per ingrandire o vai a questo link):



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venerdì 24 dicembre 2010

martedì 9 novembre 2010

Quando Berlusconi cadrà...

...Che potrebbe essere il titolo di una canzone, scritta sulla metrica e sulla musica di 'Quando l'anarchia verrà' (se fate una parodia, mettetela su Youtube e mandateci il link, mi raccomando). Invece il titolo del post vuole essere una speranza, un augurio e una prefigurazione satirica. Come sarebbe a dire satirica? E' molto semplice: rivedendo il film 'Nuovo cinema Paradiso', ci è sembrato naturale fare due accostamenti. Seguiteci.
Il primo accostamento è una metafora. La demolizione del cinema, nel film di Tornatore, potrebbe rappresentare il dissolvimento, lo sgretolamento della 'maggioranza' alla quale stiamo assistendo da troppo tempo, giorno dopo giorno, come un processo di dissolvimento caotico inesorabile. Questa metafora, tra l'altro, fa il paio con il crollo (vero) dell'edificio pompeiano, avvenuto qualche giorno fa, simbolo di un'Italia governata male, ormai ridotta in macerie, come il centro storico dell'Aquila, ma anche come tutto il tessuto civico di un popolo che chiede lavoro e diritti, ma riceve solo mazzate.
Il secondo accostamento è un pensiero riferito alla malattia mentale di Berlusconi, o meglio, alle malattie, poiché Berlusconi è certamente malato di protagonismo e di un deleterio senso del possesso. Ossessionato da queste due componenti psico-patologiche, ci immaginiamo (e ci auguriamo) un Berlusconi caduto in disgrazia, esattamente come il poveraccio demente che, nel film, crede addirittura che la piazza sia sua e ne rivendica la proprietà. Il poveraccio del film è sicuramente più umano di Berlusconi, perciò il nostro è davvero un augurio, affinché Silvio possa rinsavire e umanizzarsi, impoverendo. Buona visione.



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mercoledì 31 marzo 2010

La quarta fase del monologo satirico di Daniele Luttazzi

Nel testo originale di Luttazzi non era prevista una quarta fase, logico, normalmente la satira si ispira a fatti già accaduti. Ma adesso ci siamo, oggi possiamo aggiornare quel testo alla luce degli ultimi accadimenti politici. Certo, le cose precipitano con una velocità... ma in certe brutte esperienze è forse meglio darsi una mossa e finirla lì, anche se noi sappiamo che in quella terza fase gli italiani preferiscono crogiolarsi e indugiare nel loro passivo godimento.
Dopo la sconfitta della sinistra alle regionali, Berlusconi ha chiesto a Bersani di unirsi a lui per attuare le riforme. Avete già capito. E Bersani, naturalmente, non si lascia scappare un'occasione così ghiotta.
Entra in scena il tritagonista, con ruolo attivo e inizia la quarta fase. Ora, non si sa bene quale sia la posizione preferita da Bersani, ma la scelta è ampia; per un politico di professione il kamasuthra è un breviario tascabile già ben assimilato e testato. L'unica cosa certa è che anche Bersani si divertirà. In realtà, tutti si divertiranno in questo amplesso triangolare, anche gli italiani, che sono stati proprio loro a chiamare il terzo, perché la sola sodomia dopo un po' annoia.
Questa è la fase più divertente, dove la sperimentazione e il godimento possono raggiungere vette impensabili. Vai a sapere, magari gli italiani nel bel mezzo dell'amplesso esprimono anche il desiderio di essere legati, ammanettati, appesi su una croce di chiodi, frustati. In questi casi non si va per il sottile e non si fanno complimenti, colui che si trova più vicino al sadico strumento lo usa, mentre l'altro continua nelle operazioni politiche, attuando ogni punto del programma.
Uno studio scientifico dimostra che la reiterata partecipazione a performances di questo tipo induce a una sorta di dipendenza psicologica e questo ci dà conferma della millenaria predisposizione italica alla sottomissione. Chi prova certe ebrezze, poi non ne può più fare a meno e lo sapeva bene Giambattista Vico che, invano, cercò di avvisare gli italiani.
Quanto durerà questo rapporto? E chi può saperlo? Anche le forme di cessazione del rapporto possono essere tante: eiaculazione precoce, i vicini di casa battono contro il muro e gridano 'basta, vogliamo dormire', un'importante partita di calcio alla tv, il tacchino che brucia nel formo... fino all'infarto di uno dei partecipanti. Riguardo all'infarto, c'è da dire che è molto raro che accada, ma non lo si può escludere a priori. Ecco, almeno quello non auspichiamolo agli italiani, almeno quello evitiamoglielo!

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domenica 7 marzo 2010

Lo chiamavano Speedypen

Altri partiti sono stati esclusi dalla competizione elettorale, ma sono stati completamente ignorati da Speedypen, il quale non ha invece perso tempo per favorire le liste Pdl.
Intanto Berlusconi continua la sua lotta per non farsi processare, mentre il Paese ha ben altre urgenze. A tal proposito, denunciamo il fatto che nessun partito di 'opposizione' abbia promosso una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare contro le leggi personali di Berlusconi. Allora abbiamo pensato di creare un gruppo su facebook, al fine di fare pressione su quel partito che avesse voglia di dare seguito a questo istituto sancito dalla Costituzione. Più siamo e più contiamo. Mettiamo alla prova questa famigerata 'opposizione' e vediamo se qualcuno di loro ha il coraggio di appoggiare una legge di iniziativa popolare e fare davvero una opposizione al Governo. Per aderire al gruppo cliccare sul banner qui sotto.



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domenica 13 dicembre 2009

Oggi è stato inferto un duro colpo alla mafia

Niente paura, Silvio. Il dolore è come la crisi: non c'è (oppure è psicologico). Spero che la signora Anna (ricordi, la terremotata?), alla quale hai regalato una dentiera, ricambi il favore, così tornerai a dire che tutto va bene. Intanto, prova tu a sorridere, ora.

PS: il sangue è rosso, ma in questo caso non è politico. Nessuna strumentalizzazione, per favore!


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mercoledì 16 settembre 2009

Berlusconi: la tragica barzelletta italiana!

C'è una notizia che è trapelata dalle intercettazioni su Tarantini. Si riferisce alla visita di una ragazza brasiliana -pagata dal Tarantini- che si è fermata a Palazzo Grazioli tutto il giorno. Questa visita è avvenuta il 17 dicembre 2008. Teniamo a mente questo dato: Berlusconi si incontra con la brasiliana il 17 dicembre 2008.
Proprio quel giorno Berlusconi aveva due appuntamenti, uno al mattino (cerimonia del CONI per la premiazione degli atleti con il Collare d’oro al merito sportivo) e un altro al pomeriggio (scambio di auguri con il Presidente Napolitano). Naturalmente non è andato nè alla cerimonia del CONI, nè al Quirinale. Ma non poteva certo giustificare la sua assenza dicendo che era a Palazzo Grazioli con la brasiliana. Che figura avrebbe fatto? Non è serio! E allora quale messaggio ha fatto recapitare per giustificarsi? Lo riportiamo, così come appare nel sito del governo (e chi ride è un cattocomunista!):

'Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha subito stamani uno strappo muscolare che gli ha impedito di recarsi alla cerimonia del CONI per la premiazione degli atleti con il Collare d’oro al merito sportivo.
L’intervento di un fisioterapista non è riuscito a migliorare la situazione neanche nel pomeriggio, tanto che il Presidente Berlusconi ha dovuto rinunciare al tradizionale scambio di auguri al Quirinale.
Il Presidente Berlusconi ha telefonato al Capo dello Stato per fargli gli auguri che non ha potuto fargli di persona al Quirinale'.

Il comunicato

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martedì 15 settembre 2009

La finestra catodica

Si chiamino a raccolta i trombettieri
portiamo in piazza gli sbandieratori
gli emissari del sire, gli araldi in grande stuolo
rullino i tamburi per il regno
che avanzino le schiere delle insegne
davanti stiano sempre gli stendardi
gli alfieri, tutti i conti ed i baroni
marchesi, ciambellani ed i lacché
cocchieri in pompa magna
bien sur, les cocotes du régime!
L'Italia ha di cui vantarsi, oggi il suo re ha fatto la carità!
Niun osi contraddir la sua bontà
che la forca subirà
e in terra sconsacrata sarà sepolto.
Scànsati ognor al suo passare!
E china il capo in reverenzia.
Il sire è buono, è santo
in eterno adorerem la sua mercé
che per suo valore e nobiltà
oggi ci fa la carità!
Taccian gli infedeli e i comunardi
i senzatetto e i malpensanti
i pessimisti ed i coglioni
i licenziati e gli insegnanti.
Tacciano per sempre i menagrami
i poveri e i malati
le solite fanciulle d'intelletto
che degne non son mai delle sue brache!
Tacciano i salotti dei pulciosi
i mercati popolari
le strade non del tutto illuminate
i pugni e le rivolte
e i giudici dei fori popolari.
Tutto è pronto, lo spettacolo ha da iniziare
il servo di raiuno ha un solo vizio:
leccare sempre il culo al nostro sire!

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giovedì 10 settembre 2009

Silviuzzo


Silviuzzo

Possiedo un pavone, si chiama Silviuzzo
lo odiano in tanti, persino in Abruzzo.
Neppure normale, ma guarda un po' tu!
Finirà, sono certo, con la testa all'ingiù!
Piumaggio sul nero, ha sogni d'eroi
si crede davvero un grande playboy.
Giulivo rivendica tutto il suo amore
per quella bandiera che è il tricolore.
Ma dietro le quinte nasconde, si sa
tutto il suo odio per la Libertà,
parola nefasta, sia in cielo, sia in terra
tra poco egli chiama l'Italia alla guerra!
Gli fan le domande e con aria sagace
si loda da solo, ma poi sempre tace
salvo nei giorni in cui blaterare
si deve, perbacco! Occorre accusare
La stampa, la falce e pure il martello
giammai criticare il proprio bordello!
Che pure le escort s'è messo a pagare
si vede che proprio non sa corteggiare.
E' strano Silviuzzo, si gonfia di rabbia
ma ha pieni poteri, sul trono di sabbia
e per digerire pressioni indigeste
è solito aprir le sue case alle feste.
Pretende, s'impegna, si ostina di più
Ma son tutti bravi con pillole blu!
Sgualdrine e magnaccia da lui non son rari
pretenti soltanto favori e denari;
Un posto sicuro a chi la sa dare
in Parlamento può sempre bastare
Lavorano spesso su raccomandazione
son pronte di certo per televisione.
Villini, palazzi ed anche i giardini
che scenografie! In realtà son casini.
E a Roma il Grazioli, lo sai (oh belin!)
C'ha il letto imperiale, quel di Putin!
Silviuzzo sta male, ha detto sua moglie,
Frequenta minori e non son manco figlie
che pur se lo fossero sarebbe anche grave
dal trono puoi scendere e appenditi al trave!
Silviuzzo ha anche un santo che sa perdonare...
...neppure un sermone dal seggio papale!
E chi se ne frega se non faccio la rima
Silviuzzo comanda, più fascio di prima!

(Copiare i post altrui, facendo credere di esserne gli autori, è solo una questione di povertà intellettuale)

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venerdì 19 giugno 2009

Ipocrisia: modello esemplificativo per dizionari


Suggeriamo agli editori di tutti i dizionari di inserire quanto segue, a modello esemplificativo della parola 'ipocrisia'.

Dallo Statuto di Forza Italia
'Noi pensiamo che la famiglia sia il nucleo fondamentale della nostra società. Oggi le famiglie e la società sono sempre più frammentate.
Noi pensiamo che sia invece necessario riconoscere chiaramente il ruolo attivo della famiglia, nella consapevolezza che questa non può essere sostituita da altre figure sociali.
In una situazione difficile come quella attuale, le famiglie sono anche un prezioso elemento di stabilità sociale ed economica perché si affiancano alle strutture pubbliche compensandone i limiti nell’attuazione delle politiche sociali.
Non possiamo ignorare che molte famiglie non riescono più ad avere "una tranquilla e quieta vita, in piena dignità".
La famiglia va dunque difesa, anche perché è fondamentale per le persone più deboli, per gli anziani, per i diversamente abili, per i giovani senza lavoro.
Non solo. Noi crediamo che la famiglia abbia il dovere ed il compito insostituibile di educare i bambini e gli adolescenti.
In questa prospettiva noi pensiamo che buoni risultati possano essere conseguiti riducendo il carico fiscale per le famiglie in rapporto al numero dei familiari, a partire dai bambini'.

mercoledì 17 giugno 2009

'E l'Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar' (G. Gaber)

Noemi, Patrizia (manca la terza 'grazia' al Grazioli... attendiamo), le feste, i nudist-party, le schitarrate, le raccomandazioni per le fanciulle, i voli di Stato pagati da noi per questioni non di Stato, i regalini, le false promesse, i book consegnati da Emilio Fede, le telefonate del papi, quelle alle redazioni dei TG per la censura... Non si può certo dire che Berlusconi non si dia da fare da quando è al governo. Allegria, tutto va ben, madama la marchesa! Possiamo continuare a parlare di calcio nei bar.

lunedì 15 giugno 2009

Buffone o giullare?

Striminzita storia (troppo striminzita) del giullare e del buffone.
Per tutto il medioevo ed oltre, la figura del giullare, insieme a quella del buffone, è stata molto importante per la diffusione di notizie, poesie, novelle, canzoni, giochi di abilità manuale, invenzioni. Questi personaggi erano dei veri e propri mezzi di comunicazione di massa, molto spesso considerati meno importanti di un cavallo e sepolti in terra sconsacrata.
Sia i buffoni, sia i giullari erravano di corte in corte, in tutta europa e oltre, soprattutto seguendo il famoso Camino de Santiago, cioè il percorso dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela, in Spagna. A volte partivano da Gerusalemme, altre volte vi ritornavano, passando per Roma e per la Provenza e in questo lungo percorso allietavano i banchetti dei sovrani, quando non si esibivano nelle piazze.
Erano attori professionisti, ma esiste un'enorme differenza tra buffone e giullare e questa differenza è stata fortemente voluta da un giullare, un certo Gerardo Riquier, spagnolo, il quale ottenne dal re di Spagna una patente che attestava questa differenza. Gerardo Riquier ritenne corretto distinguersi dai buffoni, poiché questi ultimi non erano trovatori, cioè non creavano le loro composizioni, ma le copiavano da altri. Invece i giullari trovavano da soli i versi, scrivevano opere originali, inventavano la musica. Insomma, il giullare era un vero cantautore ante-litteram, mentre il buffone soltanto un interprete, se non un plagiatore.
Benchè derisi, umiliati, percossi, i giullari e i buffoni sono stati coloro da cui è nato il volgare scritto, mischiando lingue diverse, adattando il linguaggio a seconda del territorio visitato. Da questo volgare, nacque poi una forma più nobile di linguaggio scritto che, in Italia, Dante elevò a lingua nazionale.

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